Lo straordinario legame tra desiderio e creatività è un tema che ricorre nel lavoro dell’artista sudcoreana Haegue Yang che, con la sua mostra personale dal titolo “Leap Year” alla Hayward Gallery di Londra, affronta questo argomento con profondità e umanità. Lo studio Artnet ha recentemente pubblicato un’approfondita intervista all’artista, mettendo in luce il modo in cui Yang rielabora il suo desiderio personale attraverso processi altamente creativi, generando opere di arte significative e coinvolgenti.
Haegue Yang, nata in Corea del Sud e attiva tra Seoul e Berlino, è conosciuta per le sue installazioni complesse che si nutrono spesso di oggetti domestici d’uso comune. Il suo lavoro non è solo un’estensione dell’esperienza quotidiana, ma anche un distillato altamente raffinato del desiderio personale, trasformato in un sistema complesso di simboli visivi e sonori. Le sue opere, che spaziano dai light sculptures ai sonic sculptures, giocano sul senso del ritmo, delle texture e del movimento, incanalando potenti energie emotive attraverso la luce, il suono e la materiale tangibilità degli oggetti.
Il legame tra desiderio e creatività è una costante nella pratica artistica di Yang. L’artista trae spesso ispirazione da figure storiche che hanno vissuto vite di intensa passione e desiderio, come dimostrato dalla sua recente fascinazione per il compositore coreano Isang Yun. La vita di Yun, segnata da gravi persecuzioni politiche e un’intensa creatività musicale, è una fonte d’ispirazione per Yang, che vede nel suo percorso un potente esempio di come il desiderio possa alimentare la creatività anche nelle circostanze più avverse.
Una delle opere più significative presentate alla Hayward Gallery è “Star-Crossed Rendezvous after Yun” (2024), un’installazione elaborata pensata per omaggiare la figura di Yun. Composta da una serie di tende veneziane, luci al neon e musica proveniente dalle stesse opere di Yun, l’installazione cattura attraverso un linguaggio visivo e sonoro altamente evocativo, il desiderio e la passione contagiosa di Yun per la vita e l’arte.
In un gesto di grande apertura, Yang ha rilasciato un’intervista ad Artnet in cui discute il potente legame tra desiderio e creatività in termini molto personali. L’artista parla del proprio processo creativo come di un’esperienza altamente personale e viscerale, in cui il desiderio stesso diventa il motore di ogni nuova creazione. “Il desiderio ha molto a che fare con la creatività” – dice Yang. Questa dichiarazione sottolinea l’intenso coinvolgimento emozionale di Yang nella sua pratica artistica e il suo impegno profondo nello sfruttare il potere del desiderio come forza motrice della creatività.
In sintesi, l’intervista di Artnet mette in luce il modo in cui Haegue Yang esplora ed esprime il legame tra desiderio e creatività nel suo lavoro artistico. L’artista riesce ad infondere le sue opere con un senso di profonda verità emotiva, utilizzando il proprio desiderio personale come fonte inesauribile di ispirazione creativa. Questo potente legame tra desiderio e creatività è una testimonianza del coraggio e della vulnerabilità che Yang mette in ogni sua opera, arricchendo così l’esperienza visiva e sonora dei suoi spettatori nel contemplare le sue affascinanti installazioni.