Arte Fiera si svolge all’interno di BolognaFiere, quartiere fieristico nato dall’esigenza di avere un luogo stabile in cui ospitare la Fiera Campionaria bolognese, la cui prima edizione risale al 1901 e che ebbe nel corso degli anni numerose sedi. I primi padiglioni vennero progettati da Leonardo Benevolo, Tommaso Giuralongo e Carlo Melograni, e furono inaugurati da Aldo Moro l’8 maggio 1965. Gli spazi vennero successivamente ampliati con nuovi edifici, tra cui il complesso di grattacieli FieraDistrict progettato da Kenzo Tage nel 1972. Quest’ultimo, architetto giapponese di fama internazionale, sarà colui al quale verrà affidato, nel 1965, il progetto di rinnovazione urbana dell’intera area che diventerà un polo commerciale regionale di grande importanza.
La fiera è stata, in ordine cronologico di fondazione, la prima manifestazione di settore in Italia e la terza in Europa, nata subito dopo la “Kunsthalle” di Colonia nel 1967 e l’“Art Basel” inaugurata nel 1970. La prima vera edizione di Arte Fiera risale al 1975 e si svolse, per inciso, dal 28 maggio all’8 giugno.
Era il 1974 quando debuttò come una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea dell’allora fiera campionaria bolognese. Le gallerie presenti erano appena dieci, ma già nell’anno successivo ne parteciparono 200.
In quel periodo il capoluogo emiliano era centro sperimentale e crocevia delle arti visive d’avanguardia, del design e dell’architettura, capace di proporre nuovi linguaggi in rapporto con politica e società. Il progetto fu veramente innovativo e la realizzazione del complesso di “BolognaFiere” richiese 20 anni di lavori continui che occuperanno gli anni tra il 1959 e il 1979.
L’idea era quella di rinnovamento urbano in una zona periferica della città emiliana, discostata dal centro cittadino, in modo da creare un importante polo commerciale, con nuove abitazioni e collegamenti di viabilità urbana e ferroviaria. Ricordiamo che in Italia vi era già uno degli appuntamenti d’arte più importanti al mondo, stiamo parlando della Biennale di Venezia. Proprio in quegli anni la Biennale decise di chiudere l’ufficio vendite per trasformare l’evento in un’occasione di promozione culturale e distaccarsi dalle dinamiche del mercato.
Questo creò l’esigenza, e la possibilità, di istituire nuove occasioni di mercati specializzati nell’arte e Bologna, con il suo importante polo fieristico, colse l’occasione per realizzare la prima edizione del famigerato evento fieristico. L’inventore di “ArteFiera” fu Maurizio Mazzotti, un’idea pop intuitiva di un dirigente che voleva proporre l’arte a tutti e, trovando il benestare del critico Giorgio Ruggeri, fece entrare un mondo specializzato in una mostra mercato davvero popolare come la Fiera Campionaria.
Il seme da cui fiorì il brillante evento fu quello, dunque, di una prima manifestazione avente una precisa idea di “Mostra-Mercato” d’arte contemporanea, nonché la scommessa di un gruppo di gallerie quali le bolognesi Dè’ Foscherari, Studio G7, Forni, Duemila, Il Cancello, La Loggia, San Luca e Stivani, la Galleria Giulia di Roma e la Vinciana di Milano che parteciparono con entusiasmo all’edizione n°0, autotassandosi per finanziare l’evento e il catalogo.
Le gallerie promotrici, insieme al comune, della prima edizione furono come emerso soltanto 10. Tra di esse emerge la famosa Galleria De Foscherari, fondata addirittura nel 1960 che esporrà le prime opere di Arte Povera e che conserva, tutt’oggi, ancora una copia dell’introvabile catalogo del 1974: una sessantina di pagine – rilegate ad anelli e tutte rigorosamente in bianco e nero – riuniscono le dieci gallerie presenti e menzionano per ciascuna i nomi degli artisti, le opere in mostra e tutti i riferimenti utili per raggiungere le rispettive sedi e per poter essere contattati. L’impaginato, semplice ed elegante, alterna contenuti sulla storia delle gallerie a piccoli cenni sugli artisti; testi brevi e concisi. Sulla copertina nera campeggia il logo bianco: ArteFiera Bologna, il nome con cui l’iniziativa venne presentata all’interno della 38° Fiera Internazionale, dal 5 al 16 giugno 1974.
Le gallerie partecipanti offrirono dunque una proposta artistica innovativa e sperimentale. La matrice sperimentale e l’apertura verso l’innovazione degli organizzatori non tardò a farsi notare. L’anno successivo, nel 1975, il numero di gallerie partecipanti aumentò esponenzialmente, passando così dalle 10 della prima edizione a ben 200.
Il successo di Arte Fiera diventerà immediatamente globale, tanto che nel 1977 ospiterà numerose gallerie internazionali, che comporranno ben il 20% delle gallerie presenti. Tra le gallerie internazionali e gli attori più importanti di tale edizione ricordiamo la Galleria “Leo Castelli”, “Sonnabend”, e tra gli Italiani spiccano le gallerie Sperone, Marconi, Gian Ferrari e Schwartz.
L’evento diventa ben presto un punto di riferimento della scena artistica internazionale, contribuendo ad ampliare la ricerca artistica contemporanea anche attraverso manifestazioni parallele come le “Settimane internazionali della performance”, che nel 1977 e 1978 videro avvicendarsi alcuni fra i più grandi performer del momento, come Marina Abramović e Ulay, Vito Acconci, Gina Pane e molti altri.
Dato il successo globale, gli organizzatori della fiera, e le singole attività al di fuori dell’evento, promuoveranno ulteriori eventi collaterali che costelleranno l’intero centro cittadino. Ancora oggi, prima dell’inizio ufficiale dell’evento fieristico, si dà avvio all’Art Week e alla White Night by ArteFiera, eventi atti a promuovere la collaborazione tra gallerie e gli artisti emergenti, coinvolgendo anche i giovani studenti dell’ABABO, l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Cinquant’anni dopo ArteFiera, rassegna di settore tra le più longeve d’Europa, torna a occupare gli storici padiglioni 25 e 26 del quartiere fieristico cittadino, dal 2 al 4 febbraio 2024. L’edizione di quest’anno riprende il filo di quella dell’anno precedente 2023, confermando dunque la location e le sue collaborazioni vincenti, a partire da quella fra il Direttore artistico Simone Menegoi ed Enea Righi, manager e collezionista di livello internazionale, come Direttore operativo.
Una mostra importante indagherà le origini della fiera a partire dal catalogo della prima edizione curata dalla storica dell’arte Clarissa Ricci. Numero zero. Il primo catalogo di Arte Fiera allinea le riproduzioni ingrandite di tutte le pagine di questa rara pubblicazione, permettendo ai visitatori di scoprire le dieci gallerie che furono protagoniste dell’edizione pilota.
1974 – 2024 è un traguardo che nessun’altra fiera d’arte italiana ha ancora tagliato, si tratta di un anniversario tanto significativo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo celebrerà con l’emissione di un apposito francobollo.
Dott.ssa Maria De Lorenzo
Perito ed Esperto d’arte in ambito civile e penale al tribunale di Matera
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