“Maria Maddalena in estasi” di Caravaggio a Chengdu, in Cina

Il dipinto “Maria Maddalena in estasi” di  Michelangelo Merisi detto il Caravaggio fa il suo debutto per il pubblico cinese nella città di Chengdu, nella provincia del Sichuan.

Questo quadro riconosciuto a Caravaggio è una delle opere dipinte dal pittore dopo la sua fuga da Roma a causa dell’omicidio del signorotto Tomassoni.

Si ritiene che questo dipinto  lo abbia accompagnato nel suo ultimo viaggio verso Porto Ercole. Simboleggia il disperato tentativo di Caravaggio di cercare il perdono durante il crepuscolo della sua vita, prima della sua morte nel 1610.

Caravaggio decide di ritrarre la Maddalena con la testa all’indietro, con un volto pallido illuminato  parzialmente dalla luce e con un’espressione di piacere sulla faccia.

Il piacere non è da intendere come carnale, ma spirituale, ci sono diversi elementi a sottolineare questa importante differenza: Maddalena non indossa più beni terreni ed obsoleti come gioielli o profumi o orecchini.

Al loro posto Caravaggio disegna una fronte corrugata, gli occhi lontani dalla realtà e le sue mani intrecciate, come se stesse pregando.

Caravaggio stravolge  la classica iconografia della Maria Maddalena, mostrando la santa oppressa dal peso del peccato e ritraendola già convertita, immersa in una contemplazione.

La postura assunta dalla figura contratta dal dolore e l’atteggiamento di prostrazione ed estremo pathos saranno il punto di partenza di tutta quella raffigurazione delle sante in meditazione o in estasi che caratterizzeranno la pittura europea tra Seicento e Settecento con degli esiti altissimi raggiunti in pittura da Carlo Saraceni e da Simon Vouet nonché nonché dal Bernini e dalla scultura napoletana settecentesca nell’ambito della produzione scultorea.

Oltre al capolavoro di Caravaggio, la mostra di Chengdu, illustra anche il moderno processo di restauro delle reliquie culturali, insieme ai murales della regione autonoma dello Xinjiang Uygur, nella Cina nordoccidentale, per offrire un confronto tra l’Europa occidentale e l’Asia orientale. L’intensità emotiva e fisica di “Maddalena in Estasi” contrasta con alcune delle prime opere d’arte buddiste dell’antico regno di Qiuci, un regno della Via della Seta che fondeva le culture cinese, indiana, islamica ed europea in Cina. Il confronto fornisce informazioni sulle diverse tradizioni religiose e forme d’arte

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