Contenuto: Si apre un nuovo capitolo nell’incontro tra arte e tecnologia. Per la prima volta, un’opera creata da un artista robot andrà all’asta a Sotheby’s a Londra nel prossimo mese. Non si tratta di una creazione qualsiasi, ma di un ritratto di Alan Turing, il matematico inglese conosciuto come uno dei padri dell’informatica moderna, realizzato da Ai-Da, un avanzatissimo robot umanoide dotato di intelligenza artificiale.
Ai-Da è un robot dall’aspetto femminile, munito di telecamere che fungono da occhi e mani bioniche per creare le sue opere. È stato ideato nel 2019 da Aidan Meller, gallerista e fondatore di Ai-Da Robot Studio, insieme a una squadra di specialisti in intelligenza artificiale delle università di Oxford e Birmingham. Il nome del robot è ispirato a Ada Lovelace, la matematica britannica nota per il suo fondamentale contributo alla programmazione informatica.
L’opera di Ai-Da che sarà messa all’asta è intitolata ‘A.I. God’. Rappresenta un ritratto dell’eminente matematico Alan Turing, figura cardine per la scoperta del codice delle macchine Enigma utilizzate dai nazisti per le trasmissioni cifrate durante la Seconda Guerra Mondiale. Il valore stimato del dipinto oscilla tra le 100.000 e le 150.000 sterline, equivalenti a 120.000-180.000 euro.
Questo evento rappresenta un’occasione unica sia per il mondo dell’arte che per quello della tecnologia. Infatti, mai prima d’ora un’opera d’arte prodotta da un robot era stata proposta in un’asta da una casa d’asta prestigiosa come Sotheby’s. Questo rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro di Aidan Meller e del suo team, che con la concezione di Ai-Da hanno voluto dimostrare come l’intelligenza artificiale possa essere chiamata in causa anche nel campo artistico.
L’asta, che si svolgerà dal 31 ottobre al 7 novembre, è inserita in un’iniziativa che si colloca all’incrocio tra arte e tecnologia, un contesto ideale per esibire l’opera di un artista robot come Ai-Da. Con le sue telecamere al posto degli occhi, le mani bioniche e le straordinarie capacità di movimento ed espressione, Ai-Da incarna perfettamente questa fusione di competenze.
Con l’evento imminente, ci si aspetta che la visibilità di Ai-Da e del ruolo dell’intelligenza artificiale nell’arte aumentino ulteriormente. Forse in futuro, opere simili a ‘A.I. God’ potrebbero non essere più un’eccezione, ma una realtà comune nel panorama artistico globale. La tecnologia ha senza dubbio conseguenze rivoluzionarie in ogni campo e l’arte non è esente da questo fenomeno.