CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol, presenta UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso, una mostra dedicata all’identità e alle relazioni nell’era digitale, in programma dal 7 febbraio al 31 maggio 2025 nelle sedi di Porta Europa, Torre Unipol e nel Metaverso. L’esposizione, curata da Federica Patti e Claudio Musso, rientra nell’ottava edizione di das – dialoghi artistici sperimentali, rassegna che esplora i linguaggi della contemporaneità e il confronto tra artisti della new generation. Il progetto mette in relazione quattro media artists di rilievo internazionale: LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani, autrici di opere inedite e lavori già presentati in prestigiosi contesti espositivi.
Il percorso espositivo indaga le dinamiche dell’identità digitale, la costruzione del sé, le relazioni online e il rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale attraverso installazioni, sculture, esperienze interattive e performance. Torre Unipol ospita opere che affrontano il concetto di corpo esteso e spazio-tempo aumentato, mentre Porta Europa si concentra su gestualità e interazioni nel virtuale. La mostra si estende anche al Metaverso, creando un ulteriore livello di fruizione e riflessione sull’ibridazione tra fisico e digitale.
Tra i lavori esposti, Cusp (Outside/Inside) di LaTurbo Avedon, presentato per la prima volta in Italia, esplora il ruolo dell’avatar e dell’estetica degli spazi virtuali attraverso un’installazione e un live streaming che coinvolgono attivamente il pubblico. Della stessa artista, Permanent Sunset è la documentazione video di una performance in-game in cui l’autrice sceglie di sottrarsi alle dinamiche del videogioco per contemplare il paesaggio digitale, trasformando il tramonto virtuale in un’esperienza esistenziale.
Mara Oscar Cassiani presenta AI Love, Ghosts and Uncanny Valleys. I Broke Up with my AI and Will Never Download Them Again, un’installazione vincitrice del RE: HUMANISM Prize 2023 che riflette sulle relazioni tra umani e intelligenza artificiale. Video proiettati su un tappeto naturale e cuscini a forma di cuore stampati con ritratti di un’IA personificata costruiscono una narrazione distopica in cui l’IA diventa una compagna ideale, tra recensioni online, monitor e gadget digitali.
Auriea Harvey espone nuovi lavori scultorei della serie The Mystery, in cui combina processi digitali e corporei per creare sculture fisiche e opere in realtà aumentata. A Torre Unipol è presentata The Mystery v5-dv2 (chroma screen), mentre a Porta Europa si trovano The Mystery v5-dv3 (Fools Gold) e The Mystery v5-dv2 (Gold Stack Bricks), una scultura in bronzo con la sua versione digitale. La ricerca dell’artista, pioniera della net-art, indaga la tensione tra fisico e virtuale, dando forma a una sintesi tra esperienza personale e immaginario digitale.
Kamilia Kard propone due opere che affrontano inclusione e dinamiche di genere nel digitale. Toxic Garden, ambiente virtuale creato su Roblox, trasforma i partecipanti in piante velenose che danzano insieme in una coreografia realizzata con motion capture e intelligenza artificiale, interrogando i confini tra socialità online e manipolazione relazionale. Con HERbarium – Dancing for an AI, l’artista esplora la relazione tra corpo umano, natura e intelligenza artificiale attraverso un’installazione video e tre sculture in stampa 3D.
Nella sede di Porta Europa, la grande vetrata di CUBO accoglie per la prima volta opere site-specific in forma di vetrofanie, creando un dialogo tra lo spazio espositivo e l’esterno. Il progetto si inserisce in una dimensione liminale che richiama l’estetica degli ambienti interstiziali della Rete, amplificando la riflessione sull’identità nel digitale.
Durante Art City Bologna 2025, le artiste saranno protagoniste di workshop, performance dal vivo e talk, offrendo un’esperienza immersiva che approfondisce le tematiche della mostra. L’intero programma pubblico della rassegna das 08 si sviluppa fino a maggio 2025 con incontri e momenti di confronto sui linguaggi sperimentali e le loro implicazioni nel contemporaneo.
Chiude il percorso espositivo la video installazione Stay Cute UWU+La Fauna 2k25 (Web, year 2020-2025) di Mara Oscar Cassiani, documentazione di una performance web che anticipa la mostra. Parte della serie La Fauna, I Am Dancing in a Room, l’opera riflette sulla diffusione di micro-coreografie online e sulla performatività quotidiana negli spazi digitali.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo con testi critici dei curatori, Federica Patti e Claudio Musso, offrendo una lettura approfondita delle opere e delle ricerche delle artiste. UNA, DOPPIA, COLLETTIVA si configura così come un’indagine multidisciplinare sulla costruzione dell’identità e delle comunità digitali, restituendo una visione articolata delle trasformazioni in corso tra reale e virtuale.