Nell’articolo Arte Fiera, il meglio della fotografia è qua (pt. 1) abbiamo segnalato i primi sei stand che abbiamo ritenuto più interessanti all’interno della sezione “Fotografia e immagini in movimento”, curata per il secondo anno consecutivo da Giangavino Pazzola. In questa seconda rassegna, abbiamo selezionato per voi altri 5 stand che vale la pena di vedere ad Arte Fiera, sempre nella sezione dedicata alla fotografia.
Cominciamo col parlare dello stand di MLB gallery di Ferrara che presenta il progetto “Inside-Outside” focalizzato sul lavoro dell’artista Milli Gandini che negli anni Settanta fondò il gruppo femminista Immagine di Varese, in dialogo con le opere di Simona Ghizzoni. A completare il progetto un film d’artista di Sergio Recanati su Mariuccia Secol, autrice con Milli Gandini del volume La mamma è uscita (Derive Approdi). Con il toccante lavoro di Milli Gandini, MLB gallery vince il premio della sezione fotografia. Appassionante.
Galleria Valeria Bella punta su una serie di lavori della giovane e talentuosa Federica Belli, con una serie di scatti in cui il flessuoso corpo della fotografa diviene parte del paesaggio assieme a una serie di ritratti e still life di Sofia Usleghi per concludere con le immagini dell’ultima serie Lithium di Davide Monteleone, artista, visual journalist impegnato in progetti indipendenti a lungo termine. Estremamente attuale.
La Galleria Alessia Paladini espone i lavori di Carolle Benitah, che usa la fotografia per esplorare temi tra cui la famiglia, la memoria e il tempo. Nei suoi lavori interviene spesso sulle foto con altri materiali: ricami, interventi di scrittura, foglia d’oro, cercando di reinterpretare la sua storia personale come figlia, moglie e madre. Non poteva mancare Maria Vittoria Backhaus coi suoi scatti ironici e provocatori. In una recente dichiarazione l’artista ha affermato che “In fotografia ho fatto un po’ tutto perché io sono il contrario della specializzazione. Non mi interessava essere una fotografa di moda, di design. Ho fatto qualsiasi cosa fondamentalmente pensando di fare la mia foto”. Presenti anche i lavori dell’americana Rebecca Norris Webb, fotografa e poetessa autrice di numerosi libri. Molto raffinato.
Antonia Jannone: Disegni di Architettura invece porta una serie di lavori di Marco Palmieri dal titolo “Paesaggi virtuali”. L’artista li definisce “geometrie, volumi e spazi che la nostra mente comprende perché continua a concepirli come luoghi”. La tecnica espressiva di questa nuova serie è quella abituale nella poetica di Palmieri: la realizzazione di scatti fotografici puri, senza post produzione, di set fisicamente realizzati in carta acquerello colorata a mano. Prezioso.
Mc2 Gallery sceglie di mettere in dialogo le opere di Casper Fassen, il cui stile si distingue per mescolare fotografia e strati dipinti giustapponendo il soggetto alla forma, la bellezza e la decadenza, l’apparizione e la scomparsa, con immagini tratte da “Beneath the Pilgrim Moon”, serie del fotografo Simon Roberts, che riflettono un museo vuoto (il Victoria and Albert Museum) dove le sculture vengono riprese da angolazioni insolite conferendogli un senso di vulnerabilità e con opere di Dune Varela, il cui intento è decostruire la concezione lineare della storia. Intellettuale.