In questa rubrica vi raccontiamo alcune tra le ricette più buone, più gustose e più curiose realizzate dagli artisti. Dopo l’antipasto d’artista con la zuppa di ostriche di Frida Kahlo, ecco un primo d’eccezione con il Riso verde di Marinetti.
Perché i pittori erano prima di tutto esseri umani come tutti, affamati e golosi!
PRIMO
Abbasso la pastasciutta! Il riso verde di Marinetti.
Convinti che nella “probabile conflagrazione futura” avrebbe vinto il popolo più agile, il più scattante e più dinamico, dopo avere a loro dire “agilizzato” la letteratura mondiale con le parole in libertà, svuotato il teatro dalla noia e creato lo splendore geometrico senza decorativismo, i futuristi propugnavano un nutrimento adatto ad una vita moderna, che essi vedevano sempre più “aerea e veloce”. Per questo motivo credevano anzitutto necessaria l’abolizione della pastasciutta.
Ebbene sì, proprio quella con cui si sarebbe ingozzato negli anni Cinquanta Alberto Sordi nel film cult “Un americano a Roma”, era considerata dal capo dei futuristi, Filippo Tommaso Marinetti, un’assurda religione gastronomica italiana!
Nel “Manifesto della cucina futurista” Marinetti scriveva:
“Forse gioveranno agli inglesi lo stoccafisso, il roast-beef e il budino, agli olandesi la carne cotta col formaggio, ai tedeschi il sauer-kraut, il lardone affumicato e il cotechino; ma agli italiani la pastasciutta non giova. Per esempio, contrasta collo spirito vivace e coll’anima appassionata generosa intuitiva dei napoletani. (…) Nel mangiarla essi sviluppano il tipico scetticismo ironico e sentimentale che tronca spesso il loro entusiasmo.”
D’altronde per Marinetti “un automobile ruggente che sembra correre sulla mitraglia” era certamente più bella della Nike di Samotracia. Non stupiamoci, dunque, se la pasta asciutta era considerata dai futuristi un alimento troppo “sentimentale”.
Non a caso nel ’43 la pastasciutta diventerà addirittura il simbolo della Resistenza: preparata in grandi quantità la “pastasciutta antifascista” – in pratica una pasta al burro – verrà distribuita a tutti per festeggiare la fine della dittatura.
Eccovi, dunque, la ricetta del “riso verde” di Filippo Tommaso Marinetti, sicuramente innovativa, ma certamente non più leggera della pastasciutta!
RISO VERDE
Ingredienti per 6 persone:
- 340 gr di riso
- Spinaci (vi consiglio di cuocerli al burro)
- Crema di piselli (10 min. nella pentola a pressione con cipolla rosolata nell’olio)
- Pistacchi tritati
Preparazione:
Su un letto di spinaci versate il riso bollito. Coprite con un abbondante crema di piselli e pistacchi tritati.
Sperando che riusciate a evitare lunghe sedute al gabinetto, buon appetito!