Il mattino dopo, alle 6 in punto, Athena era già pronta e in perfetta forma per affrontare quella che si preannunciava come una delle giornate più calde della sua pur breve carriera di droide. Aveva pensato a come affrontare il problema dal punto di vista professionale: avrebbe aspettato che le consegnassero Hermes a casa, come stabilito con la droide semplice Boopie la sera prima; nel frattempo avrebbe avvertito i responsabili dell’Ufficio che la soluzione del problema “era solo questione di ore”. Appena Hermes fosse stato nelle sue mani, lo avrebbe interrogato per un periodo di 2-3 ore per cercare di studiarne le Motivazioni Inconsce Profonde, eventuali DTNP (Disfunzioni Tecniche Non Programmate) o Traumi Psicomeccanici di primo o secondo grado che potevano essere intervenuti in fase di Costruzione e di Collaudo, e che avrebbe cercato di riportare in superficie con il metodo dell’Auto-Referenza interna.
Dopodiché, avrebbe avvertito i Guardiani dell’Ufficio con un Messaggio Urgente che “il Sospetto era nelle sue mani”, invitandoli a venire a prelevarlo senza indugio. In seguito avrebbe comunicato ai responsabili del Supermercato dei Motori che il Droide da Intrattenimento Hermes era “andato perduto”, e che avrebbe provveduto lei stessa, personalmente, a saldarne per intero il prezzo di rilevamento: del resto, con la gratifica che le avrebbero sicuramente dato per la soluzione del caso, avrebbe potuto permettersi di pagare almeno dieci Droidi da Intrattenimento nuovi di zecca. In Ufficio non intendeva rivelare assolutamente a nessuno il modo in cui era venuta in possesso di Hermes: perché un semplice colpo di fortuna, com’era di fatto stata l’individuazione del droide, non avrebbe certo giovato al suo prestigio professionale (men che meno se si fosse diffusa la voce che era solita bazzicare in segreto Supermercati dei Motori alla ricerca di Droidi da Intrattenimento, atteggiamento a stento tollerato per gli esseri umani, ma considerato spregevole e decisamente immorale per un droide); mentre, al contrario, il mistero circa la sua individuazione l’avrebbe in un sol botto accreditata come Mind Hunter professionista di eccezionale capacità, cosa che avrebbe contribuito ad alzare le sue quotazioni e il suo eventuale cachet se avesse avuto, come sperava, altre offerte di lavoro da ditte concorrenti.
Alle 8 in punto suonò il campanello. Athena andò ad aprire e si trovò davanti un cyberfattorino del Supermercato dei Motori che teneva in mano una scatola di pezzi di ricambio, e, al suo seguito, quello che riconobbe immediatamente come Hermes, il Droide Perfetto – Massime prestazioni in fatto di Muscoli e Intelletto –, nonché, per la loro indagine sul serial killer cibernetico, il Sospetto Numero Uno. Athena si sforzò di sorridere, ma dentro di sé sentì uno scombussolamento generale di viti e microchip come non le capitava da un pezzo. Hermes era, effettivamente, un pezzo di Droide cazzutamente sexy. Scattante, muscoloso, atletico, sembrava sprigionare energia da ogni cazzutissima giuntura. Lo sguardo che le lanciò, poi, fu un vero e proprio laser emozionale un fascio di energia positiva quantomai erotico e promettente. Per un attimo, Athena si sorprese a pensare: questo non può essere il cazzuto serial killer che stiamo cercando; dev’esserci stato senz’altro un errore nell’elaborazione del Profilo Visuale del sospetto. Poi si richiamò all’ ordine: non lasciamoci fottere da trucchetti vecchi come il mondo, si disse. Il computer non può sbagliare; piuttosto, sono io che mi sto già facendo condizionare a livello emotivo.
Finalmente qualcuno parlò. “La signorina Athena?”, chiese il cyberfattorino con una sgradevole vocetta elettronica. “Sì”, disse semplicemente lei. “Il Supermercato dei Motori è lieto di presentarle…”, cominciò il droide con aria tronfia, ma Athena lo bloccò subito: “Sissì, si risparmi pure la tiritera, grazie, la conosco a memoria. Mi dia il modulo da firmare, e non parliamone più”. Il cyberfattorino sembrò restarci male. La presentazione del Droide da Intrattenimento faceva parte del uo compito, e non intendeva affatto rinunciarvi solo per assecondare le fregole di una maledetta droide assatanata di sesso che aveva troppa fretta di collaudare il suo bestione elettronico per stare a sentire le Regole della Cessione Temporanea! “Che la conosca o no, io ho il dovere di leggergliela fino in fondo”, disse, con una punta di malcelata stizza.
“Allora, stavo dicendo… Il Supermercato dei Motori è lieto di presentarle Hermes, il suo Nuovo Droide da Intrattenimento a Scadenza Illimitata. Nella carta elettronica che le forniremo, potrà leggere quali sono doveri che le competono in quanto Proprietaria Temporanea, e i diritti di cui gode il droide. Le ricordiamo inoltre che qualunque utilizzo del soggetto in questione non conforme alle regole prescritte nella suddetta carta, esenta il Supermercato da qualsiasi responsabilità penale o civile derivante dal comportamento del suddetto droide. Le ricordiamo inoltre che, dal punto di vista della legislatura corrente, il Supermercato dei Motori non ha comunque alcuna responsabilità nel caso di comportamenti scorretti del droide inerenti la sfera della pubblica decenza, della proprietà privata e dell’incolumità personale dei suoi Proprietari Temporanei. Le ricordiamo altresì…”.
(Illustrazioni di Alfonso Umali / AI)
5 – continua
I capitoli precedenti li trovate qua:
Athena o l’anima dei Motori (cap. 2). L’identikit del droide misterioso
Il capitolo successivo lo trovate qua: