Sabato 18 gennaio 2025 inaugura presso LABS Contemporary Art a Bologna Observatorium, una mostra dedicata all’artista tedesca Elisabeth Scherffig, curata dalla storica dell’arte Angela Madesani. Per la prima volta, lo spazio bolognese ospita una selezione di circa venti opere dell’artista, realizzate tra gli anni Settanta e oggi, che permettono di esplorare la profondità della sua metodologia artistica. Scherffig, conosciuta per la sua attenzione verso il circostante, utilizza il disegno, il calco e la scultura per interrogare lo spazio urbano e la natura, trattandoli come entità vive, in perenne trasformazione.
La rassegna non segue un criterio cronologico, ma costruisce dialoghi tra opere che evidenziano la coerenza e le sfumature del suo percorso artistico. I “fils rouges” che attraversano la sua produzione permettono allo spettatore di riconoscere un’attenzione costante verso il dettaglio e la metamorfosi del paesaggio, che emerge sia nella monumentalità di alcuni disegni, sia nella delicatezza dei calchi e delle sculture.
Il titolo Observatorium riflette questa duplice tensione. Da un lato, richiama l’approccio analitico e sensibile dell’artista nei confronti del mondo che la circonda. Scherffig osserva e traduce lo spazio urbano e naturale con un occhio che è al contempo tecnico ed emozionale, capace di cogliere non solo l’evoluzione esterna dei luoghi, ma anche le tracce profonde che lasciano sulla memoria collettiva. Dall’altro, Observatorium invita il pubblico a immergersi nella ricerca dell’artista, richiedendo uno sguardo attento, metodico e riflessivo.
Tra i temi esplorati in mostra, spicca il rapporto tra l’uomo e il paesaggio, inteso come un organismo vivo che muta sotto l’influenza del tempo e delle attività umane. I cicli di disegni di Scherffig, alcuni in scala monumentale, non si limitano a rappresentare i luoghi in trasformazione, ma li analizzano quasi scientificamente, rivelando dettagli che altrimenti sfuggirebbero alla percezione.
Con Observatorium, LABS Contemporary Art non solo presenta un’artista che si è affermata per la sua capacità di fondere sensibilità e rigore, ma crea un’occasione per riflettere su come l’arte possa diventare uno strumento di osservazione e interpretazione del mondo. Il lavoro di Scherffig, radicato nella contemplazione e nell’analisi, invita a rallentare, a soffermarsi su ciò che cambia intorno a noi e a osservare con una nuova consapevolezza.