Female Revolt, la Rivolta Femminile a Trapani

Nell’estremo ovest della Sicilia, nella città di Trapani, in fermento, una collettiva, curata dal critico d’arte lettone Anda Klavina, seguendo le orme di Carla Accardi…

“La Rivolta Femminile” (con il sottotitolo La soggettività femminile nell’arte contemporanea siciliana), è visitabile nel monastero di San Domenico a Trapani. Oltre 12 artiste legate alla Sicilia, si sono ispirate  al manifesto del 1970 Rivolta Femminile delle artiste trapanesi Carla Accardi e Carla Lonzi (in cui si rivendicava l’autonomia femminile), traendo la sua forza dagli esempi di emancipazione femminile nella storia regionale e giocando altresì con l’etimologia della parola rivolta (da ri-voltare: voltare di nuovo, da intendersi come ritorno), la mostra esamina varie forme di dissenso e fa riflettere su come le donne, attraverso l’arte, rivendichino il loro potere oggi.

Le artiste che hanno aderito sono: Ilaria Facci, Giovanna Scarcella, Angela Trapani, Erika Montagna, Anitra Berzina, Piera Campo, Savior Lunastorta, Helena Grompone, Giovanna Miceli, Joetta Savona, Francesca Scalisi, Elena Alaimo, Rita Ernst, Valeria Arneodo.

I media usati sono diversi come diversi sono i materiali, le artiste hanno avuto così piena libertà di espressione per avventurarsi e ri-trovarsi in alcuni degli angoli più profondi della loro identità femminile, rivelando traumi e desideri esistenziali, criticando l’istituzione della famiglia, senza evitare di esaminare il lato  oscuro della maternità e parlando a nome di chi non ha voce, oltre a ideare un nuovo tipo di identità: fluida, pienamente espressa, al di là dell’attuale discorso di genere.

La mostra Rivolta Femminile è il culmine di una serie di incontri con artisti intitolata La soggettività femminile nell’arte contemporanea siciliana, facilitata da Anda Klavina nella stagione 2023/24 e incentrata sulle pratiche artistiche femminili legate alla Sicilia. “In questo momento importante di ‘ritorno’ del femminile, la mostra si concentra sul senso femminile dell’esistenza”, spiega la curatrice Anda Klavina. “Quando ha cercato di dimostrare la sua teoria secondo cui l’Odissea fu scritta da una principessa trapanese di nome Nausicaa e non da Omero, lo studioso inglese Samuel Butler ha citato come prova che il poema dà la priorità alle cose nell’ordine in cui lo farebbe una donna. Anche questa mostra offre l’opportunità di guardare al mondo attraverso un filtro, una prospettiva puramente femminile”.


La mostra Rivolta Femminile sarà aperta tutti i giorni, fino al 10 settembre.

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