Un progetto nato per ripensare il rapporto fra arte e territorio.
IL PROGETTO
Ci troviamo nelle Langhe, in Piemonte: paesaggio nominato patrimonio dell’UNESCO nel 2014. Sotto il cielo aperto di Camo, un piccolo borgo antico, più di novanta opere invadono strade, vicoli e filari di viti circostanti.
È il Museo a Cielo Aperto di Camo, un progetto ideato da Claudio Lorenzoni nel 2013.
L’obiettivo del curatore era quello di vedere un museo fuori dai circuiti canonici, gratuito, fruibile tutto l’anno senza vincoli o timori reverenziali.
Charles Esche, direttore del Van Abbemuseum di Eindhoven, parla di “museo disperso”: un modello espositivo nomade e mobile, che si adatta al contesto locale. Allo stesso modo, il Museo a Cielo Aperto di Camo si costruisce sul piccolo borgo e l’arte contemporanea diventa lo strumento principale per creare una connessione fisica e mentale con il luogo in cui ci si trova.
È rilevante anche il ruolo che il progetto ha avuto nella valorizzazione, allo stesso tempo, del patrimonio artistico-culturale e del territorio.
Il curatore Claudio Lorenzoni afferma:
Il sindaco ha parlato di “rivoluzione”. Così è stato. Oggi il Camolese è un po’ più orgoglioso del suo paese.
LE OPERE E IL PUBBLICO
I quadri, le sculture e le installazioni accompagnano l’esperienza e invitano ad un’arte che Lorenzoni definisce slow: possibile solo lontano dalla città, in cui il tempo scorre troppo velocemente e le giornate si accorciano.
Le opere selezionate sono espressioni di Pop Art, Street Art, astrattismo, teatro, musica, letteratura, grafica, illustrazione. Infatti, attraverso la fusione tra stili e formati diversi si regala ai pubblici un’esperienza ricca e variegata dell’arte, senza gerarchie fra tendenze.
Sono coinvolti più di una settantina di artisti, per la maggior parte provenienti dal panorama artistico italiano, ma anche dalla scena internazionale. Il progetto rappresenta anche un’opportunità per gli artisti emergenti, che partono direttamente dal territorio per costruire la propria carriera artistica.
Le opere sono distribuite per le strade di Camo, nei suoi caratteristici vicoli, nei filari di viti, all’interno Pinacoteca civica e anche nelle stanze della foresteria, in cui è possibile pernottare e quindi avere un’esperienza quotidiana dell’arte.
Fortemente alternativa a quella tradizionale e standardizzata dei musei chiusi e privati, la fruizione dell’arte non è racchiusa entro un certo orario lavorativo, ma è libera e continua: l’arte coincide con il territorio. Il Museo a Cielo Aperto di Camo, infatti, è visitabile tutto l’anno e a tutte le ore, in un flusso continuo capace di costruire quelle che l’artista tedesco Joseph Beuys chiamava “sculture sociali”: relazioni ed esperienze innovative che stimolano il pensiero e la creatività.
LE INIZIATIVE
Il progetto di residenza artistica #COSTRUZIONI, iniziato nel 2014, si inserisce nell’azione culturale che l’ATL Langhe&Roero ha avviato nello stesso anno sul paesaggio locale.
L’iniziativa si propone di ripensare la relazione tra artista e museo: libera di sperimentare con linguaggi e ricerche di vario tipo; attenta al contesto locale con l’obiettivo di valorizzarlo; un’interazione profonda tra spazio, artista, curatore e cittadini.
Inoltre, il 4 luglio 2021 è stata una data importante nel calendario di MCA. Dopo un lungo periodo in cui è stato impossibile viaggiare e riunirsi per condividere esperienze culturali e artistiche, il museo è ripartito con la presentazione di tutte le attività (acquisizioni di opere, letture, passeggiate, eventi musicali) che si stanno svolgendo durante questa estate.
Lo staff di MCA lavora, oggi più che mai, per valorizzare ciò che è locale attraverso l’arte e per produrre cultura, creatività e ispirazione; per ripensare in termini sempre nuovi le modalità di apprendimento e i circuiti dell’arte contemporanea.
Cover Photo Credits: Scultura di Geremia Renzi