Una campagna di protesta per costringere Instagram a ritrattare il suo ultimo aggiornamento ha ricevuto supporto unanime dalla comunità dei creativi
Quest’estate, come tutti quelli che lo usano ormai sanno, Instagram ha tentato un aggiornamento che lo rendeva più simile a TikTok, il suo competitor più temibile.
Una rivoluzione silenziosa che era già iniziata con la comparsa dei Reel, video che hanno cominciato ad avere sempre più spazio sulla piattaforma.
L’obiettivo finale doveva essere quello di trasformare il Feed dando maggiore spazio a questo genere di contenuti per assecondare il trend già esistente. Purtroppo per Instagram, questi cambiamenti non sono stati apprezzati dagli utenti, in particolare dai membri della comunità creativa.
Una campagna di protesta digitale nata dalla fotografa Tati Bruening con l’hashtag “Make Instagram Instagram Again” ha sollevato un moto di indignazione generale giunto fino ai VIP della piattaforma, costringendo Meta – azienda proprietaria di Instagram – a un passo indietro.
La protesta è stata abbracciata anche da realtà come Artist Support Pledge, nata durante la pandemia per offrire un supporto ai creativi in un momento di difficoltà per il settore.
I creator hanno chiesto a gran voce il ritorno alla timeline cronologica sul Feed, la riduzione della quantità di Reel, ma soprattutto l’attenzione di Instagram per coloro che hanno contribuito allo sviluppo della piattaforma: i creativi digitali.
Un movimento che ha ricevuto un consenso tale da costringere la piattaforma a ripristinare l’aggiornamento precedente. Ma si tratta solo di una vittoria momentanea perché Instagram ha già dichiarato che i contenuti video sono il futuro della piattaforma e che anche se non accadrà immediatamente, questo cambiamento è inevitabile.