L’estate degli artisti (Pt.3)

Nell’estate del 1929 Magritte raggiunse Dalí che lo aveva invitato a Cadaqués, dove ritrovò anche Éluard, Luis Buñuel e Miró. Quell’estate surrealista fu decisiva nella carriera di entrambi, per i legami, gli scambi, le influenze reciproche tra le due grandi figure del Surrealismo.

Dalì amava il mare e Cadaqués era uno dei suoi luoghi preferiti, cosa preferiscono, invece, gli artisti che abbiamo incontrato, come vivono l’estate?

<br>Veduta della mostra di Gabriele Landi <em>Alle montagne<em> mudaC Carrara 2024 Ph Giuseppe DAleo

Gabriele Landi

Nelle sue opere utilizza  forme di un’astrazione geometrica continuamente in grado di ripensarsi, di reinventarsi, per mutarsi in qualcos’altro. La sua ricerca è situata in una zona di confine tra la pittura e la scultura, ama entrambe.

Odio il caldo da sempre, proprio non lo sopporto. Vivo vicino al mare, e se voglio ci vado a piedi. Qualcuno penserà che sono fortunato, ma in realtà il mare e il caldo sono le due cose che non mi piacciono dell’estate. D’estate mi piace andare in montagna: aria fresca, belle passeggiate lunghissime, cantare a squarciagola con la mia voce rauca e stonata le canzoni di montagna… Chissà perché non si è mai contenti di quello che si ha a portata di mano, c’è sempre la nostalgia di un altrove. Così, visto che quest’anno in montagna non ci posso andare perché devo seguire una serie di cose, mi chiudo nel mio studio dalla mattina alla sera e passo lì la maggior parte del mio tempo a fare quello che mi piace di più: lavorare alacremente alle mie cose, sviluppare progetti nuovi o rimettere mano a cose che sembravano finite ma non lo erano, mettere in ordine lo studio. Tutto ciò è molto appagante.

Visto però che la mancanza dell’altrove montano è molto forte, ho deciso di intitolare la mia mostra, curata da Cinzia Compalati al mudaC di Carrara (MS), “Alle montagne”. Così, ogni volta che accompagno qualcuno a vederla mi sento meglio. La mostra dura fino al 29 settembre: venitemi a trovare, vi accompagnerò volentieri a vederla. Se invece verrete per il mare, non mi troverete!

Elena Ovecina

Elena Ovecina

Fotografa di origine russa, ha incentrato la sua ricerca sui temi del corpo, della femminilità, della sessualità e della fluidità di genere.

La mia prossima mostra sarà incentrata proprio sul rapporto che ho con il sonno, con l’ozio. Ozio e sonno visti non sempre come un qualcosa di positivo. È un lato del mio carattere che ho voluto esplorare e che sarà nei lavori che presenterò il 19 settembre nel nuovo spazio “Playlist” nuova sede milanese della Galleria Giampaolo Abbondio. L’infantilismo, il sonno, il mondo ovattato di questi lavori non è qualcosa di positivo: invece di essere svegli e in contatto con la realtà, i corpi languidi che ho ritratto evitano in tutti i modi il mondo reale, preferiscono dormire, sprofondando in questi morbidi materassi. La mostra sarà curata da GEL Nidiaci che nel testo critico l’ha definita così: “la nuova mostra di Ovecina verte sull’esplorazione dell’infantilismo, di quel dolce rilassamento che tende al languore anche visto come stasi, regressione, come incapacità di far fronte a situazioni esterne e quindi tradotto e sublimato attraverso il sonno, attraverso una dimensione di matrice onirica”.

Sara Forte

Sara Forte

Nasce a Verbania, ma vive e lavora a Milano per la sua ricerca utilizza diversi mezzi, il disegno a grafite, l’incisione e la pittura a olio. In equilibrio tra forme, colori, tradizione e innovazione, ha collaborato con vetrai e orafi di Murano per creare sculture e pezzi decorati con i suoi dipinti.

Passerò il mese di agosto andando in giro per mostre e musei. Spesso, per me, questa scelta si rivela quella giusta in particolar modo nei mesi estivi. Pochi giorni fa ho visitato ancora una volta la collezione Guggenheim di Venezia e ho visto la mostra dedicata a Jean Cocteau. Ho in programma una visita nelle Marche per vedere la  grande esposizione dedicata a Licini. Questo sarà per me di grande ispirazione per i futuri lavori in programma.

Ho già lavorato per il mio prossimo appuntamento, le mie opere saranno ospitate  a Venezia, il 5 settembre, nella splendida cornice del Canal Grande presso “Il lusso della semplicità” di Alessandro Borghese.

L’estate continua e anche le nostre interviste…

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