Memoria, immaginazione e natura: il dialogo tra Anthony Daley e Angeliki Stamatakou a Londra

Il dialogo tra pittura e scultura è da sempre capace di regalate inedite visioni, come quella presentata nella mostra “Irreality” con le opere di Anthony Daley e Angeliky Stamatakou.

L’esposizione – che inaugura la collaborazione tra Varava Rosa Galleries e Blender Gallery – offre l’opportunità di creare e promuovere uno scambio artistico internazionale, superando i confini geografici e culturali.

Le opere dei due artisti si intrecciano in un percorso visivo ricco di spunti. Anthony Daley, artista originario della Giamaica e stabile a Londra, esprime una carica emotiva d’impatto grazie a pennellate cromaticamente audaci, con una pittura che si nutre di ricordi personali, trasformati in strati di colore e movimento, che danno vita a composizioni astratte.

Il corpus presentato fino ad oggi 5 dicembre presso il numero 8 di Duke Street a Londra, è un diretto proseguimento della ricerca tematica già esplorata nella mostra Son of Rubens presso la Dulwich Picture Gallery. In Irreality, Daley offre lavori profondamente radicati nella tradizione dello still life, che evolvono verso un linguaggio astratto in dialogo con le forze della natura. Riconosciuto a livello internazionale, Daley vanta opere nelle collezioni di istituzioni prestigiose quali Tate Britain, la National Portrait Gallery e la Royal Academy of Arts.

Dall’altra parte, le sculture di ceramica dell’artista greca Stamatakou offrono un contrappunto tattile e concreto alle pitture eteree di Daley. Le forme, contraddistinte da una texture intricata, appaiono come reliquie di un mondo immaginario, a metà tra l’antico e il futuro.
L’utilizzo di smalti applicati sulla superficie e i motivi che la solcano, sono il risultato di una connessione profonda dell’artista con la terra, un dialogo intimo offerto solo a chi sa ascoltare.

Insieme, le loro opere creano un dialogo che parla tanto di contrasto quanto di armonia. L’energia vibrante ed espansiva delle pitture di Daley interagisce con la presenza scultorea e intima delle creazioni di Stamatakou, componendo uno spazio espositivo al contempo immersivo e contemplativo. Questo accostamento mette in evidenza come l’astrazione possa fungere da ponte tra discipline, tra culture e tra il personale e il desiderio di condividere.

Questa collaborazione, resa possibile dalle Varvara Roza Galleries e dalla Blender Gallery, sottolinea l’importanza di promuovere scambi artistici internazionali. In un mondo in cui la creatività spesso supera i confini geografici e culturali, riunire artisti provenienti da background diversi amplifica il potenziale di innovazione e connessione. Unendo l’espressionismo emotivo di Daley con le forme evocative di Stamatakou, Irreality non è solo una mostra—è una celebrazione del potere dell’arte di ispirare immaginazione e comprensione.

In definitiva, Irreality dimostra come la collaborazione possa elevare le voci artistiche individuali, creando un’esperienza collettiva che risuona ben oltre i confini delle pareti della galleria. È un promemoria dell’unicità dell’arte: la sua capacità di connetterci, di sfidarci e di accendere nuovi modi di vedere il mondo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno