Offerta da Record da $1.2 Miliardi per l’Art Mall di Hong Kong

Adrian Cheng, conosciuto collezionista di Hong Kong e membro di una delle più influenti famiglie di costruttori della città, è su tutti i giornali per una notizia che sta facendo il giro del mondo: il K11 Art Mall, il suo primo grande progetto sotto il marchio K11, sarebbe stato offerto ad un prezzo stratosferico da CR Longdation. Stiamo parlando di un’offerta da HK$9 miliardi, circa $1.2 miliardi, per il centro commerciale a sette piani situato sulla strada Hanoi a Tsim Sha Tsui, uno dei distretti turistici e dello shopping più frequentati sulla penisola di Kowloon. A diffondere la notizia è stato il giornale Sing Tao lo scorso venerdì.

CR Longdation è una società sussidiaria di China Resources, un colosso statale cinese, mentre Adrian Cheng è vicepresidente ed amministratore delegato della New World Development (NWD), un’impresa quotata a Hong Kong e controllata da una delle famiglie più ricche della città. Su questi ultimi sviluppi, né NWD né CR Longdation hanno rilasciato commenti o dichiarazioni ufficiali.

L’offerta di vendita del K11 Art Mall, inaugurato nel 2009, emerge poco prima che NWD rilasciasse un avviso di perdite il venerdì sera. L’azienda ha affermato nel documentazione per la borsa di Hong Kong che si aspetta una perdita che si aggira tra i HK$19 miliardi e i HK$20 miliardi ($2.4 miliardi e $2.6 miliardi) per l’anno finanziario terminato a giugno. Le ragioni? La mancanza di riconoscimento del reddito di progetti importanti, l’aumento dei tassi di interesse e la deprezzamento del renminbi.

La NWD è riconosciuta come la più indebitata tra le principali aziende di sviluppo immobiliare di Hong Kong. Aveva un rapporto di indebitamento netto – che misura il debito rispetto al capitale proprio degli azionisti – del 49.9% a dicembre, uno dei più alti tra tutti i costruttori della metropoli, e ha posto come obiettivo di ridurre il rapporto al 40% o meno entro il 2027.

Dopo aver rimborsato prestiti per un totale di HK$35 miliardi ($4.5 miliardi) nella prima metà di quest’anno, l’azienda ha finalizzato ulteriori accordi di prestito e rimborsi del debito per oltre HK$16 miliardi ($2.05 miliardi) a luglio e agosto. Il prezzo delle azioni dell’azienda è sceso al punto più basso dal 2003 e ora ha una capitalizzazione di mercato di HK$19.76 miliardi ($2.5 miliardi).

Nonostante tutto, la visione creativa di Cheng non si è fermata. Questa settimana, la sua fondazione senza scopo di lucro K11 Art Foundation organizzerà la mostra d’arte generativa “Lunar Water” a Seul, in concomitanza con la prestigiosa fiera d’arte Frieze. L’evento fa parte del programma “2024 Connect Seoul” di Seoul Auction presso il Gangnam Center. Non solo, Cheng lancerà nuovi progetti audaci come il K11 Salon e il Premio K11 per curatori.

Velocity.
Nonostante le vicissitudini finanziarie, Cheng non ha mai rinunciato alla sua passione per l’arte e la cultura, riflettendola nel suo approccio imprenditoriale con il lancio del marchio K11. Tale visione ha permesso alla K11 Art Mall di crescere e di trasformarsi in un punto di riferimento per la giovane generazione e la classe media di Hong Kong, attirandoli con una vasta gamma di opzioni commerciali, esposizioni d’arte e eventi culturali. Probabilmente, è questa la fondamentale attrazione che ha portato alla proposta d’acquisto di CR Longdation, prevista per generare un ritorno del cinque per cento.

D’altro canto, la locale mega-collettore d’arte è anche attivo nell’impegno pubblico per promuovere l’arte. Attualmente, egli è presidente del Mega Arts and Cultural Events Committee, organizzazione che consiglia l’esecutivo di Hong Kong sul fondo Mega Arts and Cultural. Il fondo è stato il principale sostenitore di importanti eventi internazionali messi in scena a Hong Kong, come le fiere d’arte Art Basel, Art Central e l’edizione di Shanghai 021 di Hong Kong, il cui debutto si è tenuto giovedì scorso, con Cheng presente ad uno degli eventi d’apertura.

In conclusione, nonostante le difficoltà, il K11 Art Mall risplende nel panorama artistico e culturale di Hong Kong e del mondo, e la notizia della potenziale offerta d’acquisto ne testimonia il grande successo.

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