5 grandi fotografi contemporanei che hanno cambiato la visione del mondo

Alla scoperta dei più famosi fotografi contemporanei che sono riusciti ad immortalare una diversa visione del mondo. 

La fotografia è prima di tutto arte. È emozione, è denuncia, è passione. Lo raccontano, attraverso le loro storie, la loro tecnica, i loro studi, ma soprattutto attraverso le loro fotografie, questi 5 artisti.

1. Letizia Battaglia

Letizia Battaglia nata a Palermo nel 1935 è stata la prima donna-fotografa a lavorare per un giornale italiano.

Da un lato si potrebbe definire “la fotografa della mafia”, con una fotografia nuda e cruda che racconta quel mondo criminale, a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90.  Le sue immagini ritraggono gli anni di piombo, con uomini assassinati in strada, mafiosi arrestati e i parenti delle vittime della mafia che perdono i loro cari. Il suo lavoro, seppur scomodo, è diventato parte del patrimonio della memoria del nostro paese.

D’altro canto, le sue fotografie non raccontano solo questo: con la scelta del bianco e nero, usato per esaltare l’anima della fotografia piuttosto che la forma, i suoi soggetti preferiti sono persone comuni, donne e bambini. Scatti che caratterizzano l’autenticità della vita nella sua città, Palermo.

Grazie al suo lavoro, ha vinto alcuni riconoscimenti internazionali, come il premio Eugene Smithal fotogiornalismo.

2. Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, nato nel 1942, è conosciuto come uno dei fotografi italiani più celebri degli ultimi decenni. Artista che si è dedicato completamente al mondo della moda e della pubblicità, ma con uno sguardo più profondo.

I suoi scatti, sin dal principio, hanno catturato i grandi cambiamenti avvenuti negli anni, con una ripercussione sociale; infatti, viene definito un fotografo “provocatorio”, poiché non metteva in evidenza solo il prodotto da pubblicizzare, ma creava delle campagne pubblicitarie per denunciare grandi temi mondiali come la povertà e il razzismo.

Non ha mai avuto paura di uscire dagli schemi, infatti le sue campagne per Benetton, azienda italiana di abbigliamento, hanno suscitato polemica e scalpore, come ad esempio la foto dei tre cuori poggiati sul tavolo, ognuno con la scritta “bianco” “nero” “giallo”.

Per il suo stile è stato coniato il termine shockvertising, con lo scopo di colpire e sconvolgere lo spettatore con le sue immagini controverse, ma ricche di significato. 

3. Henri Cartier-Bresson

Cartier-Bresson, fotografo francese, nato nel 1908, è stato uno dei fotografi più famosi del Novecento e il precursore della street photography, nonché uno dei fondatori dell’importante agenzia Magnum

Anche lui lavora come fotoreporter di guerra durante il conflitto civile spagnolo e la Seconda Guerra Mondiale, tantoché la fama dei suoi scatti cresce e viene invitato a ritrarre personaggi di spicco dell’epoca come Picasso, Matisse e Marie Curie.

Per lui la fotografia è sempre stata una forma d’arte, un’estensione della pittura; infatti la sua formazione artistica lo porta ad approcciarsi alla fotografia studiando i quadri del Louvre, la loro luce naturale e l’efficacia di alcune pose. La sua tecnica prevede l’allineamento di testa, occhio e cuore, e di eseguire più scatti possibili, finché non risalta la fotografia in cui tutti gli elementi sono perfettamente capaci di rappresentare un evento, una persona o un luogo.

Soprannominato “l’occhio del secolo”, la pittura è sempre stata la sua fonte di ispirazione. 

Henri Cartier Bresson Lac Sevan Arménie URSS 1972 épreuve gélatino argentique de 1973 courtesy Fondation Henri Cartier Bresson Magnum Photos

4. Ansel Adams

Se pensiamo ad uno dei più grandi fotografi paesaggisti contemporanei, risalta il nome di Ansel Adams, con una vita legata all’amore per la natura.

Nato nel 1902, la passione per la natura e per la fotografia crescono nello stesso periodo, durante una vacanza con la sua famiglia allo Yosemite National Park, in cui i genitori gli regalano Kodak Brownie; da quel momento utilizzerà la pellicola come unico mezzo espressivo per esprimere l’emotività sia del suo mondo interiore, sia del mondo esterno.

Nel 1940 fu pioniere del cosiddetto sistema zonale, una tecnologia che consentiva ai fotografi di riprodurre la luce dello scatto a una densità specifica su pellicola negativa e carta, ottenendo così una gamma più ampia di livelli di grigio, migliorando così la chiarezza dell’immagine finale. Quello che ad oggi chiamiamo HDR (Alta Gamma Dinamica)!

Adams ha passato la maggior parte della sua carriera a scattare in bianco e nero, esaltando così gli scorci e i dettagli dei suoi paesaggi e creando delle vere e proprie fotografie artistiche.

5. Annie Leibovitz

Fotografa americana nata nel 1949, le immagini di Annie Leibovitz, dalle più commerciali legate alla moda alle più intime, sono diventate famosissime nella storia della fotografia contemporanea. Inizia a lavorare sin da subito per la rivista Rolling Stone nel 1970, che sarà per lei un trampolino di lancio, che la porterà a diventare la fotografa ufficiale della tournée dei Rolling Stones e a realizzare servizi fotografici per tutti i personaggi più importanti dell’epoca, come Yoko Ono e John Lennon.

I suoi ritratti hanno una nota distintiva rispetto agli altri: sono pieni di carica emotiva, di studio costante e una grande attenzione ai dettagli. Questi sono i motivi per cui i suoi scatti diventano delle vere e proprie icone, e infatti tutti i personaggi più celebri vogliono farsi fotografare da lei.

Il suo obiettivo è quello di stupire lo spettatore, rendere l’immagine immortale e coinvolgere il soggetto come parte integrante del progetto. Lo stile della Leibovitz si basa sul rapporto tra fotografo e modello. Osserva con attenzione e studia nei minimi dettagli i suoi ritratti fotografici, creando durante il lavoro un clima di intimità con i soggetti stessi.

Le sue foto, seppur pubblicitarie e legate strettamente al mondo della moda, sono ricche di emozioni, grazie alla capacità innata dell’artista di saper leggere le persone.

Cover Photo Credits: Oliviero Toscani, United Colors of Benetton, 1990, C-Print, 47,6×60,9 cm Copyright Oliviero Toscani Courtesy Comune di Modena, Fondo Franco Fontana – Galleria Civica di Modena – FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

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