5 mostre da vedere a Parigi dedicate alle Olimpiadi

Le Olimpiadi sono alle porte, e Parigi si sta preparando in pompa magna per celebrarle. Mentre molti degli storici spazi parigini – dal Grand Palais al Champ-de-Mars sotto la Tour Eiffel – si sono attrezzati per ospitare i giochi, anche i principali musei si sono organizzati per ospitare mostre di rilievo a tema olimpionico, o comunque inerenti lo sport.

Ecco alcune delle mostre più interessanti da vedere in questo momento a Parigi.

1. L’Olympisme: Une invention moderne, un héritage antique

Aperta fino al 16 settembre 2024, è senz’altro la mostra più importante in corso in questo momento dedicata ai giochi olimpici. Ospitata presso la Galerie Richelieu del Louvre, la mostra esplora la creazione dei primi Giochi Olimpici moderni e le loro fonti iconografiche della fine del XIX secolo, mettendo in luce il contesto politico dell’epoca e illustrando come gli organizzatori abbiano cercato di reinventare le competizioni della Grecia antica sulla base dello slancio dato agli studi filologici e archeologici. L’esposizione rivela infatti le origini di questo evento, mostrando il contributo di varie personalità francesi e greche, tra cui il barone Pierre de Coubertin, che dei moderni giochi olimpici fu un sostenitore e di fatto l’inventore. Un ruolo di rilievo nella mostra è però assegnato a Émile Gilliéron (1850-1924), disegnatore svizzero formatosi alle Belle Arti di Parigi e frequentatore del Louvre, celebre per le sue riproduzioni di opere antiche, vendute in tutto il mondo oltre che a musei come il Metropolitan di New York, che fu nominato artista ufficiale dei primi Giochi Olimpici, quelli di Atene del 1896: fu lui l’autore del primo manifesto olimpico, oltre che dei trofei e dei francobolli commemorativi (con la vendita dei quali fu possibile finanziare i Giochi). Grazie a un prestito eccezionale della Fondazione Stavros Niarchos (SNF), il Louvre esporrà la prima coppa olimpica, nota come Coupe Bréal: progettata dall’accademico Michel Bréal e realizzata da un orafo francese per il vincitore della prima maratona moderna. Inserita nel programma culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, la mostra vuole dimostrare come l’alleanza delle discipline scientifiche – filologia, storia, storia dell’arte e archeologia – abbia contribuito alla creazione di questo evento di cui oggi possiamo assistere alla 33 edizione.

2. Olympisme, Une Histoire du monde

Aperta fino all’8 settembre al Palais de la Porte Dorée, la mostra “Olympisme, une histoire du monde” traccia 130 anni di evoluzioni geopolitiche, politiche, sociali e culturali attraverso le imprese dei più grandi campioni olimpici sin dalla creazione dei Giochi Olimpici moderni. Il percorso, ritmato e cronologico, immerge i visitatori dietro le quinte di ciascuna delle 33 olimpiadi, da Atene 1896 a Parigi 2024, comprese quelle annullate (1916, 1940, 1944). Con quasi 600 opere, tra documenti, film d’archivio e fotografie, l’esposizione mette in dialogo eventi storici, figure sportive e grandi testimoni della storia. Una storia attraversata da conflitti internazionali, lotte, battaglie politiche e sociali, tra cui quelle per l’uguaglianza, contro il razzismo e le discriminazioni, per l’apertura progressiva dei Giochi a tutte le nazioni e i popoli del mondo, passando per l’inclusione, la parità e i diritti delle donne, così come la rivendicazione dei diritti civili e la lotta contro l’apartheid e le sfide ecologiche. Non mancano le testimonianze che ripercorrono i grandi temi della geopolitica di questi decenni, come la costruzione degli Stati nazionali, l’emergere della cultura di massa, il periodo tra le due guerre segnato dall’opposizione tra totalitarismo e democrazia, la Guerra Fredda, le ondate di decolonizzazione, le rivendicazioni delle minoranze e dei paesi emergenti. Un grande affresco politico-sociale sullo sfondo dei Giochi olimpici. Per ricordarci che anche lo sport non può essere neutrale, perché parte integrante del contesto sociale.

3. En jeu! Les artistes et le sport (1870-1930)

Dal periodo impressionista alle avanguardie del primo quarto del XX secolo, la mostra “En jeu! Les artistes et le sport (1870-1930)” aperta fino al 1 settembre al Musée Marmottan Monet, si concentra sulla produzione di pittori, scultori, incisori e fotografi che hanno rappresentato le trasformazioni dello sport nelle loro opere. Oltre cento opere significative di artisti come Daumier, Degas, Caillebotte, Paul Signac, Toulouse-Lautrec, Aristide Maillol e Robert Delaunay sono solo alcuni degli artisti (talvolta essi stessi sportivi in prima persona), che si sono dedicati all’osservazione di sport come la corsa, l’equitazione, la lotta, il canottaggio, la boxe, il ciclismo, il calcio e il rugby. Questi artisti hanno studiato i corpi in movimento, rappresentato l’espressività delle pose e dei gesti, e considerato gli atleti come nuovi eroi della società moderna, da idolatrare e celebrare. Dapprima concepito unicamente come passatemo aristocratico, lo sport è divenuto, con l’avvento della società moderna, il segno di una pratica e di una passione di massa. Articolata in sette sezioni, ciascuna dedicata a un aspetto particolare dei cambiamenti dello sport (dalla democratizzazione dello sport all’inclusione della donna sportiva), l’esposizione attraversa una vasta carrellata di opere per documentare non solo la progressiva mutazione del concetto stesso di sport, ma anche la sua adesione alle ideologie e pratiche artistiche nel corso del tempo.

4. SPOT24 – l’Exposition Olympique, sport et cultures urbaines

Allestita presso il nuovo punto di accoglienza dedicato alle Olimpiadi (101 Quai Jacques Chirac, 15° arrondissement), la mostra “SPOT24 – l’Exposition Olympique, sport et cultures urbaines” presenta le sei nuove discipline dei Giochi Olimpici e Paralimpici: BMX freestyle, skateboard, arrampicata sportiva, surf, basket 3×3 (già presenti a Tokyo 2020) e breaking (introdotto nel 2024). Con l’obiettivo di mettere in risalto le culture urbane del contemporaneo anche attraverso le discipline sportive, l’esposizione offre un’esperienza immersiva e interattiva attraverso una varietà di opere e immagini dalle collezioni del Museo Olimpico di Losanna e creazioni originali di artisti francesi e internazionali. Tra le opere e gli oggetti esposti ci sono gli affreschi del duo spagnolo di street artist PichiAvo, i poster e gli orologi della collezione Keith Haring x Swatch, la collezione personale di vinili di Lord Funk, il famoso negozio di dischi newyorkese “record dealer”, foto e sculture di Léo Caillard e tavole da surf di artisti polinesiani.

5. Match. Design & Sport – Une Histoire Tournée Vers Le Futur

Incentrata sul rapporto indissolubile tra sport e design, la mostra, aperta al Musée du Luxembourg fino all’11 agosto propone una mostra singolare, che analizza la correlazione tra studio dei materiali, tecnologie e discipline sportive. Per vincere una medaglia olimpica o stabilire nuovi record, infatti, non bastano solo talento, sacrificio e allenamento: sono essenziali anche attrezzature all’avanguardia. La mostra mette in luce come materiali innovativi, ergonomia sportiva ed estetica siano utilizzati dai progettisti per aiutare gli atleti a superare i propri limiti. Analizza il ruolo del design nel progresso dello sport e le sue prospettive future, e come il mondo dello sport continui a ispirare grandi designer, influenzando settori come l’automobilismo e il prêt-à-porter. Tra i pezzi esposti c’è una replica del “jogbra“, il primo prototipo di reggiseno sportivo, progettato nel 1977 da Lisa Lindahl, Polly Smith e Hinda Miller.

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