The price of everything : un nuovo sguardo al mercato dell’arte contemporanea

“Ci sono molte persone che conoscono il prezzo di tutto e il valore di niente”: così Stefan Edlis, uno dei più influenti collezionisti di arte contemporanea dei giorni nostri, chiude il trailer di The price of everything citando Wilde.

Diffuso dall’emittente statunitense HBO Documentary Films (divisione del gigante Warner Media) e diretto dal meno conosciuto Nathaniel Kahn, tuttavia nominato in passato agli Academy Awards per due suoi documentari, il lungometraggio The price of everything è stato per la prima volta presentato a inizio 2018 al Sundance Film Festival (Park City, Utah), annuale avvenimento dedicato al cinema indipendente. Spesso ci si imbatte nelle locandine o nelle notizie che ci annunciano l’uscita nei multisala di film in qualche modo correlati all’arte, o più spesso alla storia dell’arte e ai suoi protagonisti, che in vengono in presentati sotto una nuova luce al grande pubblico: in questo caso, il soggetto presentato non è un singolo artista o movimento, ma un  intero settore. Sarà un documentario sul mercato dell’arte contemporanea. Mercato, quello dell’arte, che spesso in modi poco limpidi unisce in un unico complesso meccanismo arte ed economia.

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E lo scopo del film sembra proprio mettere in luce quelli che sono i meccanismi alla base del business dell’arte contemporanea. Per farli conoscere, più che per spiegarli fino in fondo. Nei 2 minuti di trailer ciò che attira l’attenzione è da un lato un Gerhard Richter che afferma che una delle sue opere da valore alla casa in cui esposta, mentre dall’altro appare un Larry Poons ormai dimenticato da tutti.

Chi decide qual è l’arte in voga? E chi dà il prezzo a quell’arte? E quante altre domande potremmo farci a riguardo? Magari la visione del film non potrà darci tutte le risposte, ma sicuramente ci permetterà di riflettere su quello che è il ruolo dell’artista, della sua opera e del valore (monetario così come artistico) di questa, in un mondo in cui spesso e (mal)volentieri è la moneta a guidare tutto e tutti. E la certezza di avere a che fare con una rappresentazione decisamente aderente alla realtà, ci viene trasmessa dagli interventi delle numerose personalità coinvolte nella pellicola, da Jeff Koons e George Condo, al gallerista Gavin Brown, a Oliver Barker e Amy Cappellazzo di Sotheby’s, al grandissimo Jerry Saltz (New York Magazine). In America è già fissata la prima visione al pubblico per il 19 ottobre e la trasmissione in televisione per il 12 novembre. Aspettiamo l’uscita di questo documentario sul mercato dell’arte contemporanea anche in Italia!

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