77 gallerie estere, 41% del totale: ecco il miart 2018
Siamo agli sgoccioli: tra pochi giorni inizierà il periodo dell’Art Week milanese il cui evento centrale rimane sempre e comunque il miart. I numeri della 23ª edizione del miart, la seconda sotto la direzione artistica di Alessandro Rabottini, parlano da soli: 186 le gallerie presenti (174 nel 2016 con un aumento del 6%) di cui 62 partecipano per la prima volta e 19 sono i paesi stranieri da cui provengono gli espositori non italiani.
L’incremento delle gallerie internazionali non può che suggerire la ritrovata fiducia non solo nel mercato italiano, ma anche nel progetto e nel percorso di miart, che quest’anno avrà come tema l’immaginazione, intesa come uno strumento sociale e politico per ripensare il mondo.
Tra le gallerie internazionali che parteciperanno per la prima volta alla fiera d’arte milanese troviamo i nomi di Gagosian (con sedi in tutto il mondo), Andersen’s Contemporary (Copenhagen), Thomas Dane Gallery (Londra – Napoli), Dvir Gallery (Tel Aviv – Bruxelles), Kalfayan Galleries (Atene), Peter Kilchmann (Zurigo), ProjecteSD (Barcellona), Almine Rech (Parigi – Bruxelles – Londra – New York), Rodeo (Londra), e Amanda Wilkinson (Londra).
In questi ultimi due anni miart è diventata una fiera sempre più internazionale e in questa edizione, che si svolgerà dal 13 al 15 aprile, saranno 77 le gallerie estere – 41% del totale.
Oltre alle new entries sopracitate tra le gallerie internazionali segnaliamo Edouard Malingue (Hong Kong – Shanghai), A Gentil Carioca (Rio de Janeiro), Bortolami (New York) , Clearing, (Bruxelles – New York – Brooklyn), Gladstone Gallery (New York – Bruxelles) , Hagiwara Projects (Tokyo), Parker Gallery (Los Angeles), SMAC Gallery (Città del Capo – Johannesburg – Stellenbosch) .