L’installazione “Sol Salutis: il linguaggio dei numeri” si presenta come strumento per leggere e interpretare segnali provenienti dal futuro.
Dal 7 al 18 dicembre 2021, nello Spazio Molini della Fondazione Pastificio Cerere di Roma sarà esposta Sol Salutis: il linguaggio dei numeri, la nuova installazione dell’artista polacco Jakub Woynarowski.
La mostra è stata organizzata dall’Istituto Adam Mickiewicz in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, in partnership con la Fondazione Pastificio Cerere e cofinanziata con i fondi del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia.
Quasi due secoli fa, il poeta romantico polacco Adam Mickiewicz (1798-1855) descrisse l’intreccio tra matematica e metafisica nella sua opera Storia del futuro. I manoscritti delle versioni successive sono andati persi o distrutti, ma diverse informazioni emergono dalla corrispondenza e dagli appunti superstiti del poeta. Sappiamo che questa utopica visione romantica conteneva riflessioni futurologiche sorprendentemente accurate sullo sviluppo della civiltà umana, anticipando di decenni le opere di Julius Verne e Herbert George Wells.
La visione dello scrittore include, tra l’altro, descrizioni pressoché realistiche di invenzioni tecniche non ancora realizzate, come aeroplani, veicoli spaziali o apparecchi per registrare e trasmettere suoni e immagini. I dispositivi progettati includono anche le fibre ottiche, che hanno ispirato l’installazione multimediale di Jakub Woynarowski “Sol Salutis” (lat.: il sole della salvezza), facente riferimento al sistema di specchi archimedei ai quali era attribuito il potere di riflettere i “segni di fuoco” della scrittura solare.
L’idea di trasmettere “segni di fuoco” per mezzo di un sistema di specchi induce a riflettere sulla forma del linguaggio del futuro. Il poeta stesso suggerisce la possibilità di tradurre le parole in valori numerici, come sottolineato da Zdzisław Kępiński nella sua opera “Mickiewicz hermetyczny”, che è stata un punto di riferimento per Jakub Woynarowski per la creazione dell’opera.
Durante la sua visione “Sol Salutis” offre una decodifica graduale dei significati nascosti nelle combinazioni testuali e numeriche, che si rivelano progressivamente allo spettatore. L’installazione audiovisiva si presenta quindi come un metaforico “apparecchio ricevente” che potrebbe permettere di leggere e interpretare il significato di un segnale proveniente dal futuro.
Cover Photo Credits: Jakub Woynarowski, Sol Salutis, Photo credits Carlo Romano