Un film imperdibile ispirato alla vita di uno dei pittori più conosciuti al mondo.
Nel 2018, dopo la realizzazione del pluripremiato film Vite degli altri, il regista tedesco Florian Henckel Von Donnersmarck ha voluto indagare nuovamente le ombre del suo paese.
Questa volta ha deciso di dare vita a un film ispirato alla vita del pittore Gerhard Richter. Il lungometraggio attraversa 3 diverse epoche di storia tedesca: dalla Germania nazista alla fine della seconda guerra mondiale – che sprofonderà con la caduta del Terzo Reich -, passando per la Guerra Fredda per arrivare fino agli anni Sessanta.
Intitolato Opera senza autore, il film ha come protagonista Kurt Barneret, interpretato da Tom Schilling, un giovane ragazzo che in pieno dominio nazista scopra la sua vocazione all’arte per puro caso.
Le vicende narrate prendono spunto dalla vita del pittore tedesco Gerhard Richter, ben visibili nella biografia Ein Maler aus Deutschland.
Viene raccontato l’amore del giovane Kurt per la zia Elisabeth, spirito libero malvisto dalla Germania di fine anni Trenta che la farà uccidere per mano del cinico Professor Seeband.
L’intero film si sviluppa infatti attorno alle figure dell’artista e del professore, entrambe facce di una Germania devastata dalla guerra.
Da una parte un’artista frainteso che fatica a emergere con la sua pittura considerata troppo fuori dagli schemi, dall’altra un uomo che si macchia di crimini atroci per condurre una vita tranquilla.
Le loro esistenze trovano la loro massima rappresentazione all’interno dei dipinti, simbolo di una memoria privata.
Cover Photo Credits: Courtesy Opera senza autore