Ritorna per la sua 15ª edizione uno dei weekend europei con più storia alle spalle dedicato all’arte, la Brussels Gallery Weekend
Quest’anno la manifestazione vedrà la partecipazione di 47 gallerie della città di Bruxelles che resteranno aperte al pubblico per l’occasione.
La crescita di partecipazione che ha raggiunto in questi quindici anni è la dimostrazione di quanto questo evento sia centrale nella scena dell’arte contemporanea europea.
Ci siamo fatti raccontare maggiori dettagli dalla direttrice della Brussels Gallery Weekend Sybille Du Roy.
Puoi dirci di più riguardo questa nuova edizione della Brussels Gallery Weekend? Quest’anno compie 15 anni!
«Quest’anno segna la quindicesima edizione della Brussels Gallery Weekend. Per festeggiare quest’anniversario abbiamo deciso di installare il nostro meeting point in un sito eccezionale, L’imprimerie, ex impianto di stampa della banca Nazionale del Belgio.
«In quest’edificio emblematico, di più di 20000 metri quadri, si terrà l’esibizione Generation Brussels, così come molte nuove installazioni, incluso il progetto Sculpture Factory, un angolo lettura, uno spazio dedicato a Pinsl (piattaforma di NFT), e molto altro.
«Verrano anche organizzati discussioni e workshop. In parallelo, quest’edizione segna il record di numero di gallerie con 47 partecipanti e 12 istituzioni del programma Off e continuiamo a organizzare giri guidati per la città per permettere al pubblico di scoprirle»
Come definiresti la relazione tra l’organizzazione della Brussels Gallery Weekend e le gallerie partecipanti?
C’è stata una buona sinergia?
«La Brussels Gallery Weekend è stata fondata da gallerie, quindi la relazione è ovviamente molto forte tra le gallerie e l’organizzazione».
«Lavoriamo a stretto contatto con loro e cinque di queste sono parte del comitato (Xavier Hufkens, Rodolphe Jansen, Damian & the love guru, Nino Mier, Greta Meert). Ciò ha permesso la creazione di dinamiche forti, con sempre più gallerie che cercano di integrare l’evento, come La Peau de l’Oous o Mulier/Mulier che ha integrato il nostro programma quest’anno».
«Vogliamo anche integrare le gallerie nei progetti sviluppati dal Brussels Gallery Weekend, come nel caso specifico di quest’anno con la Sculpture Factory. Supportata da Art Brussels, questo progetto consiste nell’esibizione di sculture di grandi dimensioni nell’Imprimerie ed è stata condotta in collaborazione con 12 delle nostre gallerie».
«Inoltre, data la crescente reputazione di Brussels come fucina artistica, ciò attrae gallerie di rilievo internazionale che abbiamo in numero crescente nel nostro programma (jaqueline martins, nino mier, nosbaum reding)… Tutti questi sono i punti di forza del Brussels Gallery Weekend»
Puoi scendere nei dettagli riguardo alla sezione Talents for Generation?
«Generation Brussels è un’esibizione organizzata dal Brussels Gallery Weekend da cinque anni ormai. Quest’esibizione è un’opportunità di mettere in rilievo giovani artisti di Brussels che non sono ancora stati rappresentati da gallerie. Quest’anno il curatore è Maud Salembier e la sua esibizione si concentra sulla nozione di “cura” come “un’attività generica che include tutto quello che facciamo per mantenere, perpetuare e riparare il nostro ‘mondo’ così che possiamo viverci nel migliore possibile dei modi”.
«In quest’esibizione figurerà il lavoro di 12 artisti. Negli ultimi cinque anni, Generation Brussels è stato un trampolino di lancio per molti artisti permettendogli di esibirsi, in alcuni casi per la prima volta. Molti di loro sono ora artisti riconosciuti e rappresentati da gallerie come Anastasia Bay (Sorry We Are Closed) or David Tobone (Felix Frachon)».
In ultimo, cosa ti aspetti dalle prossime edizioni del Brussels Gallery Weekend?
«Dopo la crisi sanitaria che ha colpito il settore artistico duramente, siamo molto felici di poter ricominciare le nostre attività con questa quindicesima edizione. Per le prossime edizioni speriamo di poter evolverci ancora di più, riportando al pubblico il gusto di visitare le gallerie».
«Vogliamo attrarre un pubblico variato, sia belga che internazionale. Speriamo anche di poter sfruttare la reputazione dell’evento per mettere in evidenza le gallerie ed essere una vetrina per l’arte contemporanea a Brussels. Infine speriamo che in futuro, l’esibizione di Generation Brussels possa essere esportata al di fuori delle mura del Brussels Gallery Weekend»