Ann Veronica Janssens e il “Grand Bal” tra luci e percezioni

Fino al 30 luglio 2023 è possibile visitare la mostra personale dell’artista Ann Veronica Janssens presso Pirelli Hangar Bicocca di Milano.

Nata nel 1956 a Folkstone nel Regno Unito, Ann Veronica Janssens oggi vive e lavora a Bruxelles ed è uno dei volti principali a livello internazionale per quanto riguarda le opere di carattere luminoso e percettivo. Dalla fine degli anni Settanta, l’artista lavora attorno al concetto di percezione umana, servendosi di luce, colore, materiali mutevoli, aria e nebbia  per indagare e sperimentare le differenti percezioni degli spazi da parte del pubblico. La Janseens, servendosi spesso di realtà scientifiche e tecnologiche con la quale collabora per la realizzazione delle sue opere frequentemente site-specific, basa la sua ricerca sulla smaterializzazione dell’arte: non più oggetti elaborati ma non-materiali  in grado di modificare le condizioni percettive dello spettatore che molto spesso si trova con il proprio corpo a contatto diretto con le opere.

LA MOSTRA

La mostra Grand Bal curata da Roberta Tenconi parla proprio di questo. Letteralmente come un grande ballo dove il corpo viene continuamente portato a stati percettivi diversi dalla quotidianità, le navate di Pirelli HangarBicocca  si trasformano in un grande contenitore dove le normali regole di fruizione vengono ribaltate.

Una selezione di opere che varia tra lavori storici e nuovi, dove il filo conduttore resta la continua ricerca dei limiti spazio-temporali e la consapevolezza dei propri sensi corporei.

Le opere presentate non si osservano ma si vivono con il corpo immergendosi tra nebbie, luci e suoni, proprio come una danza dei sensi. Ann Veronica Janssens, durante il suo percorso artistico, si allontana dalla materialità: le opere si svincolano così anche da possibili definizioni, rendendo fluidi i confini tra installazioni, architettura, scultura, videoarte. Il valore performativo delle opere esposte è una metafora della stessa vita che oscilla tra la comprensione del mondo attraverso i nostri sensi e sensazione di straniamento verso la realtà.

LA RICERCA ARTISTICA

La produzione di Janssens si può inserire in una corrente di artisti che si è spesso rapportata con lo sconfinamento delle opere nello spazio, dando importanza alla luce. Gianni Colombo, ma anche il più recente James Turrell sono anch’essi artisti che hanno ricercato e indagato sull’importanza della percezione attiva e corporea dell’arte, e Ann Veronica Janssens si può definire erede ed esponente di questi studi spaziali.

LUCE, SPAZIO E PERCEZIONE

L’esempio più iconico presente nella mostra Grand Bal è l’opera MUHKA, installazione site-specific contenuta in un cubo. L’artista riempie la stanza di fitta nebbia bianca che annulla completamente i punti di riferimento, portando lo spettatore a vagare nel profondo silenzio del nulla, dove i contorni spariscono nella nebbia e solo il proprio corpo in movimento diventa un punto fisso.

Dunque, luce, spazio e percezione sono gli elementi fondanti di Gran Bal, mostra cardine che si inserisce in un panorama d’arte contemporanea attivo e sperimentale.

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