La cornice è tra quelle più suggestive al mondo: tra i magici riflessi del tramonto della laguna veneta dietro l’isola della Giudecca, campeggia una piattaforma galleggiante, sulla quale vengono proiettate ogni sera, fino al 10 settembre, opere d’arte create con vari medium, dal video al cinema, fino alle tecnologie digitali e performance.
Questo è Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute, un progetto di Edoardo Aguta, presentato da Microclima e co-curato da Alessandra Messali, arrivato oggi alla sua IV Edizione, e che indaga “l’abitare, la relazione tra umano e il non umano, l’impatto antropico sugli eco-sistemi” per “Ripensare la città della laguna”.
E quale miglior modo di vivere l’ambiente lagunare se non in acqua e sull’acqua, che direttamente si fa mezzo che alimenta il flusso del cambiamento e dell’innovazione, nell’arte e non solo.
Tanti i progetti sperimentali presentati da istituzioni, gallerie e musei, tra questi anche 5 artisti che fanno parte di CIFRA, neonata piattaforma che vuole creare nuove opportunità per mostrare, trasmettere in streaming, ma anche collezionare e interagire con opere d’arte digitali altamente curate.
La sera del 4 Settembre infatti, CIFRA ci invita ed esplorare gli “Echoes of the Past in Myths of the Present”, in un viaggio indietro nel tempo che evoca l’essenza della storia in danze arcaiche, l’incontro con moderne streghe velate da serpenti velenosi e la rivelazione di significati profondi tramite storie uniche, ognuna plasmata dall’arte del singolo artista, dove il surrealismo si fonde con il naturalismo, il romanticismo si intreccia all’iperrealismo.
Infatti se l’artista L’artista Chen Zhou usa l’ironia per riflettere sulle sfide moderne, Basim Magdy bilancia la serietà e l’ironia, creando un mondo di sogni e ricordi usando un particolare “bastone per gli occhi” per osservare il mondo e se stesso.
E ancora il lavoro di Angelika Markul mescola mitologia, politica, bellezza e violenza, esplorando tramite il serpente attentamente diverse tipologie di comportamento umano, mentre Jan Švankmajer, erede della tradizione surrealista, crea un golem, ora parte della cultura popolare che è un burattino interamente fatto d’argilla, una materia priva di vita.
Infine Clément Cogitore vede la modernità come una combinazione degli elementi più contemporanei e arcaici, esplorando la memoria collettiva, i rituali e la conoscenza spirituale.
Per CIFRA questo è un pre-lancio, che anticipa quello che ci sarà anche ad Ars Electronica a Linz dal 6 al 10 Settembre.