Un libro per scoprire l’arte contemporanea in Italia in 100 posti

Il nostro paese ha un record che difficilmente gli potrà essere sfilato. L’Italia, infatti, ospita il più alto numero di siti, 59 per l’esattezza ad oggi, che l’UNESCO ha iscritto come beni patrimonio dell’umanità. È opinione comune che questa abbondanza di bellezze artistiche e paesaggistiche siano ‘il nostro petrolio’, le famose ricchezze da tutelare e mettere a frutto (senza però scadere nello sfruttamento massivo che rischierebbe di deturparle).

Ancora troppo pochi sanno che anche per l’arte contemporanea l’Italia è un punto di riferimento, sia per la produzione e la ricerca degli artisti sia per i numerosi collezionisti che animano il sistema dell’arte contemporanea. Nicolas Ballario, giornalista sempre entusiasta – mi darete ragione se lo incontrerete dal vivo o lo ascolterete in radio o sui social – continua a tenere fede alla sua vocazione di avvicinare l’arte contemporanea a quante più persone possibile e, infatti, ha appena pubblicato con la casa editrice 24Ore Cultura una guida a 100 luoghi italiani dove è possibile fare esperienza del contemporaneo. Le segnalazioni comprendono varie tipologie di posti, ma la particolarità della guida è che non sono censiti solamente musei, fondazioni, case-museo o collezioni. La guida segnala anche gli indirizzi dove l’arte contemporanea è protagonista in spazi pubblici: borghi, piazze e mete poco frequentate, dove è possibile unire ai classici itinerari turistici anche la scoperta di installazioni di arte pubblica. Il libro di Nicolas Ballario merita un posto nella vostra libreria perché aggiunge e arricchisce il classico elenco dei posti imperdibili nei centri urbani come Milano, Torino, Roma e Venezia. – Nella guida, infatti, oltre alla famose Fondazioni e alle Grandi Collezioni vengono segnalati e raccontati, ai curiosi che vogliono scoprirlo, una serie di tappe anche nella grande, e sempre bistrattata,  provincia italiana. 

Se Straperetana, Sol Indiges, Platea, Art Park Marzona, Cvtà Street Fest, Borgo Universo e altri nomi presenti non vi dicono niente è arrivato il momento di comprare o farvi regalare questa guida.Per chi volesse partire subito per il sud ecco Straperetana, una manifestazione che invita gli artisti a realizzare, per esempio, in cantine, bar, negozi sfitti una serie di interventi disseminati nel borgo di Pereto, in provincia dell’Aquila.  Per chi ama le isole la destinazione sarda è Ulassai nel nuorese, dove grazie ad una donazione di oltre centoquaranta opere è stato fondato un museo dedicato a Maria Lai dando vita alla Stazione dell’Arte. Nel centro Italia a Pomezia c’è il progetto Sol Indiges che si sta concentrando su interventi di urban art per incrementare il patrimonio culturale della cittadina laziale. Restando in centro Italia c’è Arteparco, che sta portando ogni anno un’artista a confrontarsi con le Foreste Vetuste, patrimonio Unesco dal 2017, e ad arricchire di opere il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Anche al Nord non mancano gli indirizzi: c’è Palazzo Monti a Brescia e  Palazzo Galeano a Lodi con l’associazione culturale PLATEA nata nel 2020 che ha lo scopo di promuovere l’arte in tutte le sue forme.

Per chi volesse tornare a sud c’è la Fondazione Pino Pascali dove, di anno in anno, la collezione si arricchisce con il premio omonimo e il visitatore può godere anche di una vista invidiabile sull’Adriatico. All’elenco si aggiungono Opera di Edoardo Tresoldi a Reggio Calabria, la No Man’s Land Foundation a Loreto Aprutino, il Musaba a Mammola, il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano o il MUSMA a Matera. Tutte le segnalazione rendono questo libro non solo una bussola per perdersi e riorientarsi mentre si è alla ricerca di mete poco conosciute, ma anche una mappa con cui costruire il proprio percorso personale per scoprire e organizzare la propria caccia al tesoro dell’arte contemporanea.

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