Pietra Cappa: Nella Profondità del Geoparco Aspromonte

Considerata la regina dell’Aspromonte, Pietra Cappa, situata nella Locride, è un emblema prestigioso del Geoparco Aspromonte. Con i suoi 130 metri di altezza e all’ingombro di ben 4 ettari, questo monolite si erge fiero e solitario, caratterizzandosi come uno tra i più imponenti in Europa. La sua maestosità ne ha favorito l’inserimento nella Rete Globale dei Geoparchi Unesco, un riconoscimento che mette in evidenza il valore geologico, culturale e naturale di questo spettacolare luogo.

Immerso nel verde dei boschi della Vallata delle Grandi Pietre, Pietra Cappa si trova in buona compagnia, circondata da atri conglomerati rocciosi di straordinario valore: Pietra Lunga, Pietra Castello e le Rocche di San Pietro, siti che vantano insediamenti rupestri risalenti probabilmente al IX-XII secolo, testimonianza di un passato ricco di storia e di una natura che riserva costanti sorprese.

Questi luoghi si distinguono per la presenza di rocce scolpite e trasformate in abitazioni e luoghi di culto, presumibilmente ad opera dei monaci basiliani, che offrono uno sguardo affascinante sulla vita che un tempo vi si svolgeva. Il mistero che avvolge l’origine di queste costruzioni conferisce a Pietra Cappa un fascino unico, che trasforma una semplice escursione in un’avventura alla scoperta di un passato affascinante e ricco di fascino.

La storia e la mitologia si fondono in un abbraccio avvolgente nel racconto delle numerose leggende legate alla Vallata. Un’aura di mistero circonda l’origine del nome Pietra Cappa. Secondo alcuni documenti, in passato era conosciuta come pietra “gauca”, traducibile come “vuota”, forse per l’erosione causata dagli agenti atmosferici o per il gran numero di grotte presenti nella vallata. Altre ipotesi legano la sua denominazione alla particolare forma che ricorda una “coppa rovesciata”.

Inoltre, molte sono le leggende che narrano della lotta eterna tra il bene e il male che avrebbe luogo in questi luoghi, mentre altre ancor più suggestive arrivano a coinvolgere la figura di Gesù, raccontando delle sue predicazioni effettuate assieme ai discepoli proprio in questa vallata.

La bellezza di Pietra Cappa, tuttavia, non si ferma ai suoi misteriosi racconti e alla sua maestosa presenza. Il contesto in cui si trova offre una ricca biodiversità, una fitta vegetazione di eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, lecci, cespugli di menta e origano che creano un’atmosfera selvaggia, estranea all’intervento umano.

Il luogo può essere raggiunto attraverso un percorso che parte da San Luca, di circa 8 chilometri di lunghezza, oppure da Natile Vecchio, con un trekking della durata di circa 6 ore, offrendo agli escursionisti un’esperienza arricchita da paesaggi stupefacenti e un tuffo nella storia affascinante di queste terre.

Pietra Cappa è un’esperienza unica, non solo per la sua maestosità e le leggende che la circondano, ma anche per l’ambiente naturale circostante, caratterizzato da uliveti e campi coltivati che gradualmente lasciano spazio alla macchia mediterranea e poi ai boschi di leccio e castagno, con esemplari straordinari.

Infatti, anima del luogo sono le vedute panoramiche sulla vallata del Careri, di Platì, sui crinali che decliviano dai piani dello Zillastro e sull’amba di Gerace. Sarà sufficiente uno sguardo per comprendere il perché questo luogo è stato inserito tra i geoparchi protetti dall’Unesco: nella Pietra Cappa, natura, storia, spiritualità e leggenda si fondono per regalarci un’esperienza indimenticabile.

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