Festival d’arte di Massa, parla il sindaco Francesco Persiani

Già da oggi, nel lungomare di Massa, in Toscana, è possibile notare due grandi installazioni raffiguranti Freddy Mercury e David Bowie, delle sculture “luminose” opera dell’artista Marco Lodola. Inizia infatti domani “Luci e Colori Pop: Il Festival d’arte di Massa”, un evento che, oltre a queste sculture, prevede una mostra presso Villa Cuturi con opere dello stesso artista pavese e dello street artist Mr SaveTheWall, ma non solo.

Dal 20 Luglio, fino al 10 agosto, ogni sabato alle 21.30 a Villa Cuturi si terranno quattro talk/eventi che riguarderanno Street Art, Arte Digitale e Intelligenza Artificiale, oltre al collezionismo d’arte tenuti a galleristi, critici ed esperti, per un palinsesto davvero interessante

Abbiamo fatto due chiacchiere con Francesco Persiani, il sindaco di Massa, per capire come questo evento possa valorizzare al meglio la cittadina toscana, come sia nata l’idea e quali siano i progetti per il futuro…

Manca ormai pochissimo alla prima edizione del festival “Luci e Colori Pop: Il Festival d’arte di Massa”. Come è nata l’idea di organizzare questo festival?

L’idea di questo festival è nata circa un anno fa dalla sinergia che si è venuta a creare tra l’assessorato alla cultura e la galleria Deodato. Personalmente sono molto aperto alle nuove iniziative e non potevo non valutare un evento culturale di spessore come questo.

Gli eventi e i festival estivi in Toscana sono sempre di più e con un’offerta culturale molto variegata, ma per la prima volta Massa sceglie di essere la prima città ad offrire un festival di questa portata. Dal suo punto di vista come si inserisce la prima edizione di questo grande evento nell’ambito del programma culturale italiano?

Questo primo evento per noi è una sorta di prova generale per una serie d’eventi che mireranno alla valorizzazione culturale della città che ho l’onore di rappresentare. Abbiamo deciso di posizionare le statue di due artisti che hanno fatto della libertà di espressione il loro punto di forza di fronte al mare, che per eccellenza è simbolo di libertà.

David Marco Lodola

Marco Lodola è ormai l’artista “pop” italiano per eccellenza. Come pensa che la presenza delle sue grandi sculture luminose trasformerà l’atmosfera del centro di Massa?

Lodola è indiscutibilmente una star a livello mondiale per le sculture Pop. Quando mi hanno proposto queste sculture luminose che rappresentano due icone del pop mondiale, David Bowie e Freddy Mercury, mi sono immaginato persone che si fotografano accanto ad esse e postano le proprie foto sui social, facendole diventare virali e dando ancora più visibilità alla città. Ho cercato di sfruttare la forza mediatica dei social a favore dell’immagine della città di Massa. I tempi cambiano e i buoni amministratori si devono adeguare.

Non solo opere monumentali, ma anche una grande mostra presso le prestigiose sale di Villa Cuturi che accoglierà i visitatori con opere di Marco Lodola e di Mr.Savethewall. In che modo il festival mira a creare un dialogo tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico della città di Massa?

L’arte come del resto tutto, evolve con il tempo, questa mostra mira a creare un dialogo con le nuove generazioni, che parlano un linguaggio anche artistico differente da quello della mia generazione. Noi abbiamo l’obbligo di contribuire in maniera attiva alla formazione culturale delle nuove generazioni.

Parliamo invece dei talk in programma, 4 serate per 4 diversi argomenti, dalla street art all’intelligenza artificiale, fino al collezionismo, il tutto in una splendida location, Villa Cuturi…

Ogni forma di dibattito, sia pubblico che privato, è uno strumento fondamentale per il miglioramento culturale di ognuno di noi In questo modo ognuno porterà un pezzo di sé nel altro, migliorando giorno per giorno. Parlare d’arte per me è fondamentale, poiché solo così le nostre coscienze si potranno sempre maggiormente evolvere.
L’arte da millenni è veicolo di messaggi e l’uomo ha sempre giovato di questo.

Villa Cuturi

Come il Comune intende misurare il successo di questa prima edizione del festival e quali sono le aspettative di affluenza?

Il fatto d’aver portato a Massa una mostra di livello internazionale per noi è un successo, come primo evento, sarebbe da presuntuosi pensare di lasciare un segno deciso già da subito. Questa mostra vuole essere un seme in un percorso progettuale ben più lungo. Abbiamo chiamato questo evento “Luci e colori pop: il festival d’arte di Massa” abbiamo indicato la strada futura, le somme si tireranno più avanti.

Come vede l’evoluzione del rapporto tra la città di Massa e l’arte contemporanea nel prossimo futuro e i prossimi progetti che saranno realizzati?

Io vedo un rapporto tra la città di Massa e l’arte in generale, ma concepisco l’arte come un mezzo fondamentale per il miglioramento delle città. Nel 2025 ci piacerebbe organizzare una mostra d’arte moderna nel nostro castello Malaspina, che ricordo in passato è già stato sede di un iniziativa degli Uffizi Diffusi, per mirare a valorizzare ancora di più questo splendido castello medioevale. Stiamo lavorando ad un accordo con i musei di Pompei per portare sempre nel 2025 una mostra dedicata alla vita quotidiana di Pompei.

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