“The Deliverance”, la vera storia che ha ispirato il film Netflix

“The Deliverance” è un film horror-soprannaturale di successo su Netflix, diretto da Lee Daniels, noto per il suo lavoro in progetti acclamati come Precious e Empire. Il film è ispirato a una storia vera e segue la terrificante esperienza della famiglia Ammons, che sostiene di essere stata vittima di una serie di eventi paranormali e possessioni demoniache nella loro casa a Gary, Indiana.

Grazie a una trama coinvolgente e un cast stellare che include Andra Day, Octavia Spencer, Glenn Close, Caleb McLaughlin e altri, “The Deliverance” sta attirando l’attenzione del pubblico di tutto il mondo. Le performance intense e la regia inquietante hanno reso questo film uno dei titoli horror più discussi su Netflix nel 2024.

Il film ha riscosso successo grazie alla sua capacità di combinare il fascino del soprannaturale con la paura reale e tangibile che deriva dall’essere intrappolati in una situazione apparentemente senza via d’uscita, attirando così un’ampia gamma di spettatori affascinati sia dalle storie di possessione che dai misteri basati su eventi reali.

La Storia Vera dietro “The Deliverance”

Nel 2011, Latoya Ammons, insieme ai suoi tre figli e alla madre, Rosa Campbell, si trasferì in una casa in affitto a Gary, Indiana. Poco dopo il trasloco, la famiglia iniziò a sperimentare una serie di eventi inquietanti. Secondo il loro racconto, tutto ebbe inizio con l’apparizione di sciami di mosche nel cuore dell’inverno, seguite da rumori inspiegabili, ombre minacciose e fenomeni come levitazione e comportamenti strani da parte dei bambini.

I membri della famiglia, in particolare i bambini, sembravano essere posseduti da entità demoniache. I racconti includono un episodio in cui il figlio più giovane di Latoya camminò all’indietro su un muro davanti a testimoni, tra cui un’infermiera e un assistente sociale. I bambini mostravano anche comportamenti violenti e parlavano con voci strane, mostrando forza sovrumana e conoscenze inspiegabili.

Latoya Ammons

La situazione divenne così grave che la famiglia cercò l’aiuto della chiesa locale e delle autorità. Diverse persone che visitarono la casa, tra cui poliziotti e assistenti sociali, riferirono di aver visto fenomeni strani e inspiegabili, come la comparsa di impronte bagnate sul pavimento e oggetti che si muovevano da soli.

Un prete cattolico, Padre Michael Maginot, fu chiamato a intervenire e condusse diversi esorcismi per cercare di liberare la casa dalle presunte presenze demoniache. Padre Maginot dichiarò che durante gli esorcismi si erano verificati strani fenomeni, come movimenti inspiegabili e manifestazioni fisiche.

Le affermazioni della famiglia portarono a un’indagine più ampia che coinvolse la polizia e i servizi sociali, i quali rilasciarono rapporti dettagliati sugli eventi. Anche alcuni agenti di polizia riferirono di aver percepito una presenza inquietante all’interno della casa e di aver assistito a fenomeni strani. I servizi sociali, invece, divennero preoccupati per la sicurezza dei bambini e li allontanarono temporaneamente dalla famiglia.

Dopo vari esorcismi e rituali, la famiglia Ammons alla fine si trasferì da quella casa e smise di riportare ulteriori eventi paranormali. La casa stessa, divenuta nota come la “Demon House”, attirò molta attenzione mediatica e fu anche acquistata dal famoso investigatore paranormale Zak Bagans, che produsse un documentario su di essa nel 2018.

Mentre molti credono che il caso Ammons sia una prova di eventi paranormali, altri rimangono scettici. Alcuni esperti suggeriscono che gli eventi possano essere stati il risultato di fattori psicologici, suggestione di massa o perfino frode deliberata. Tuttavia, la storia rimane uno dei casi più noti e documentati di presunta attività paranormale negli Stati Uniti.

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