MAG TO MAG. Una riflessione sul valore della rivista, del cartaceo e dell’umano

Sabato 14 e domenica 15 settembre si è svolta a Milano presso Lampo allo Scalo Farini la seconda edizione di Mag to Mag, il festival di editoria indipendente lanciato da Frab’s Magazines & More lo scorso anno a Bologna (Sala Borsa in Piazza del Nettuno, 6 e 7 maggio 2023). Frab’s Magazines & More, progetto dall’idea di Anna Frabotta, è un portale di vendita di riviste indipendenti e da collezione nato online e approdato in un negozio fisico a Milano il 18 febbraio 2024.

Per il secondo anno Frab’s ha organizzato Mag to Mag, un evento composto da un’area market ma anche talk e masterclass. 58 espositori si sono incontrati da Lampo per dialoghi, conversazioni tra appassionati, collezionisti e operatori del settore, costruendo scambi, relazioni e connessioni. Mag to Mag è un festival, non si tratta di una fiera dell’editoria. Interesse principale, infatti, non sono gli incassi, i numeri o l’influenza sul mercato, bensì il rapporto con l’altro. Non è un caso allora che questo secondo evento abbia visto come tema quello dell’”Intelligenza Sentimentale”

Ecco perché un festival ed ecco perché proprio di riviste indipendenti. Il magazine è di per sé un oggetto: che questo si definisca da collezione o meno, ha una sua presenza, tangibilità e matericità. Caratteri che vengono spesso minacciati dall’uso della tecnologia, così come l’autenticità di testi e immagini spesso sostituiti dall’intelligenza artificiale. Non si tratta di una presa di posizione definitiva, di definirsi pro o contro il supporto tecnologico, quanto più sottolineare la necessità di preservare un sentimento umano ormai in via d’estinzione. Mag to Mag esplora anche le sperimentazioni e l’ibridazione con l’artificiale, tenendo in considerazione, però, cosa rende un progetto unico e straordinariamente umano. Quell’intelligenza sentimentale che si ritrova nell’oggetto e nel progetto, ma anche nel rapporto con l’altro, nel racconto dei sacrifici e della dedizione dietro un magazine. 

Per questa ragione risulta essenziale, soprattutto oggi, un festival dell’editoria indipendente. Gli scambi e i contatti consentono il dialogo tra riviste anche di generi e tematiche distanti tra loro. Il comune denominatore tra le possibilità è il valore attribuito alla carta, al magazine come oggetto – e non solo come prodotto -, alla cura dei dettagli. La modalità migliore per trasmettere prìncipi e passioni in un settore che è sempre più a rischio di estinzione – a causa della tecnologia e della mancanza di contatti umani – non può che essere il dialogo. 

(Dal Manifesto di Mag to Mag 2024): “[…] L’intelligenza umana è e resta, appunto, “intelligenza sentimentale”, ed è proprio quest’ultimo aggettivo che separa noi e l’AI, se non altro perchè i sentimenti (e non intendiamo in senso romantico) sono una di quelle cose che, come “la dolcezza al core” dantesca, “intender non la può chi non la prova” e in un magazine i sentimenti, al pari dei fogli che lo compongono, pesano ancora”

Il magazine è espressione di cura perché specchio di quella dedizione e di quei sentimenti che sono necessariamente umani. La scelta del festival allora si sovrappone perfettamente al medium della rivista. L’iniziativa lanciata da Frab’s si rivela quindi come una grande occasione per chiunque sia appassionato di riviste, per chi abbia intrapreso un progetto editoriale ma anche per chi voglia avvicinarsi a questo mondo con curiosità.

Permette di raccontare e farsi raccontare, ricostruendo quei rapporti umani che rischiano di svanire. Inoltre, la selezione di riviste effettuata, consente una panoramica variegata su un’editoria spesso considerata di “nicchia”, eliminando le limitazioni di un ambiente che spesso può essere considerato “chiuso” e togliendo, attraverso il dialogo, quella patina elitaria spesso destinata agli oggetti d’arte. Alla luce di quest’edizione di Mag to Mag è possibile dire che gli intenti dell’evento siano stati pienamente raggiunti, sia in quanto festival e luogo di scambio, sia nella riflessione sull’importanza del cartaceo e dell’umano nell’editoria.

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