Nel contesto della mostra dedicata a Niki de Saint Phalle al Mudec di Milano, dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025, l’artista Simona Cozzupoli espone una selezione di diorami caratterizzati da origami dai colori saturi, alcuni dei quali fluorescenti, che richiamano l’universo visivo multicolore della celebre artista franco-statunitense. Le opere, realizzate in scatole di legno protette da un vetro, si inseriscono perfettamente nel dialogo creativo tra Cozzupoli e il mondo onirico di Saint Phalle, riprendendone lo spirito giocoso e surreale.
La selezione include quattro diorami di piccolo formato, che evocano paesaggi di cielo e mare. I Templum, attraversati da gru origami in miniatura, e i Navispici, con minuscole barchette di carta, suggeriscono un’atmosfera sospesa e poetica. Il Templum più grande, creato all’interno di una vecchia scatola di vini, somiglia a un televisore d’epoca che trasmette senza sosta lo spettacolo del cielo: azzurro e solcato da bianche nuvole spumose e da stormi di origami colorati. Le gru, piegate in tre dimensioni diverse, accentuano l’effetto prospettico, creando una profondità visiva che cattura lo sguardo. Il contorno curvilineo dello “schermo” richiama tanto le forme morbide delle Nanas di Niki de Saint Phalle, quanto l’architettura fluida della hall centrale del Mudec.
L’artista trova ispirazione nelle antiche pratiche divinatorie degli Etruschi, come spiega la stessa Cozzupoli. Il termine templum non si riferisce solamente al tempio sacro, ma alla porzione di cielo che il sacerdote delimitava per trarre auspici dal volo degli uccelli. Da qui deriva il termine “contemplare”, ovvero sollevare lo sguardo e il pensiero verso qualcosa di meraviglioso. Allo stesso modo, nei suoi Navispici, la Cozzupoli immagina una tecnica oracolare in cui sono le barche a rivelare, nel loro passaggio, le risposte alle domande poste dall’osservatore. Questo dialogo tra uomo, natura e inconscio riprende l’idea junghiana di sincronicità, dove eventi apparentemente casuali assumono un significato profondo per chi li osserva.
I diorami di Cozzupoli non sono solo composizioni estetiche, ma veri e propri contenitori di meraviglia. Realizzati in scatole di legno protette da vetri, evocano l’idea di reliquiari o Wunderkammer, mini-mondi che invitano lo spettatore a esplorare storie e simboli nascosti. Le sue opere spaziano dall’accostamento giocoso di carte da gioco a fotografie d’epoca, fino a oggetti d’uso quotidiano che, disposti in modo enigmatico, creano veri e propri rebus visivi. L’artista mescola il surreale con il poetico, come nei suoi collage tridimensionali di elementi naturali, ritagliati da libri scientifici antichi e racchiusi in cornici vintage. Cavalli, pesci, pappagalli e conchiglie compongono mondi fiabeschi che sembrano sospesi nel tempo.
Le fonti d’ispirazione di Simona Cozzupoli sono vaste e affascinanti: dalle Wunderkammer rinascimentali alle scatole poetiche di Joseph Cornell, dalle atmosfere metafisiche di Giorgio de Chirico al surrealismo di Lewis Carroll e del regista Jan Švankmajer. I suoi lavori, intrisi di simboli e archetipi, esplorano il confine tra sogno e realtà, offrendo uno sguardo unico su un universo personale che unisce memoria, meraviglia e misticismo.
I suoi diorami sono esposti non solo al Mudec Design Store, ma anche presso la Galleria L’Affichedi Adriano Mei Gentilucci, Bottega Brera, la Libreria del Mare e vari concept store a Milano e Torino. Inoltre, nel 2022, le sue opere erano presenti nel bookshop di Palazzo Reale durante la mostra “Bosch e un altro Rinascimento”, confermando una collaborazione ormai consolidata con 24 Ore Cultura.