La colonna sonora di Devil’s Diner, la nuova serie horror vietnamita, è opera di un italiano

Ha debuttato su Netflix Devil’s Diner, una serie horror che racconta, attraverso trame oscure e mistiche, la lotta contro le debolezze umane più profonde. La narrazione ruota attorno a un ristorante vietnamita contemporaneo, capace non solo di servire prelibatezze culinarie, ma anche di esaudire i desideri più intimi dei suoi clienti, seppur a caro prezzo. La serie affronta tematiche quali l’ambizione sfrenata, il desiderio e il conflitto morale tra interesse personale e dovere verso la famiglia, esplorando i cinque peccati mortali del Buddhismo – avidità, rabbia, illusione, orgoglio e sospetto – e il concetto di Karma, che ne regola le conseguenze.

Quello che rende la serie Devil’s Diner davvero unica è la sua colonna sonora, firmata dal musicista italiano Bruno Brugnano. Considerato uno dei compositori e arrangiatori più richiesti a livello internazionale per film, documentari e animazioni, Brugnano regala alla serie un’identità sonora inconfondibile, grazie a uno stile che sapientemente fonde elementi horror, drammatici e fantastici.

Bruno Brugnano

La storia di Bruno Brugnano è altrettanto affascinante quanto la sua musica. Fin da bambino, ha coltivato una passione ardente per la chitarra e la composizione, perfezionandosi sotto la guida del maestro jazz Filippo Daccò, che lo ha spinto a trasferirsi negli Stati Uniti per inseguire il suo sogno musicale. Arrivato a Los Angeles in condizioni modeste e senza conoscere la lingua, Filippo ha ricominciato da zero, lavorando come cuoco per potersi mantenere – tanto da meritarsi il soprannome di “chitarrista cuoco” dal Los Angeles Times.

La svolta è arrivata quando è stato ingaggiato per un tour in Asia con un gruppo americano, viaggiando tra Hong Kong e Singapore e, infine, stabilendosi a Bangkok. In questa vibrante città, Brugnano ha trovato il terreno ideale per esprimere la sua arte: tra le luci soffuse dei locali notturni e le sfide di una scena musicale in fermento, ha iniziato a comporre e a esibirsi, affinando il suo stile unico. Il suo talento lo ha portato a collaborare con la GMM Grammy, una delle principali case discografiche asiatiche, e a produrre oltre cento album, con brani che hanno scalato le classifiche e raccolto numerosi premi.

Un capitolo straordinario della sua carriera è il rapporto con la famiglia reale thailandese: Brugnano è stato infatti scelto come arrangiatore dell’inno nazionale della Thailandia e ha avuto l’onore di collaborare con Re Rama IX e la principessa Ubolratana per diversi anni. Il suo contributo alla musica di corte e ai progetti reali testimonia non solo la sua maestria artistica, ma anche il profondo rispetto e la connessione che ha sviluppato con la cultura thailandese.

Il percorso artistico di Brugnano lo ha condotto anche nel mondo del cinema. Ha fatto il suo ingresso trionfale con la colonna sonora di Beautiful Boxer, che gli è valsa il premio della Thailandia National Film Association per la miglior canzone originale. Successivamente, ha collaborato con Steven Seagal su due film e ha composto la colonna sonora del blockbuster cinese Nezha, il film d’animazione con il più alto incasso nella storia della Cina. Oggi, la sua musica risuona su piattaforme internazionali come Netflix e Amazon, mentre continua a sperimentare e a dedicarsi a progetti personali, tra cui album jazz che testimoniano la sua versatilità artistica.

Per Bruno Brugnano la musica è molto più di una professione: è una forza vitale che nasce spontaneamente, come un’energia pura che lo attraversa. La creazione musicale, pur essendo immediata, richiede una grande cura nella scelta degli strumenti e nell’attenzione alla tecnica. Il suo amore per la musica lo ha portato a viaggiare per il mondo, mantenendo sempre vivo il legame con le sue radici italiane, che si riflettono in ogni sua composizione.

Con Devil’s Diner, l’arte di Brugnano si fonde con una narrazione carica di misticismo e dramma, offrendo agli spettatori un’esperienza intensa e coinvolgente, dove ogni nota racconta una storia di desiderio, ambizione e destino.

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