Refocus: un archivio visivo della pandemia

Mara Callegaro 20s Special 2020 © DGCC Ministero della Cultura

L’esposizione raccoglie i lavori di quaranta giovani fotografi interpreti di esperienze, situazioni e stati d’animo dei mesi di pandemia.

La Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura, in collaborazione con Museo di Fotografia Contemporanea e Triennale Milano, presenta la mostra REFOCUS. Archivio visivo della pandemia, a cura di Matteo Balduzzi e Matteo Piccioni

Esposte dal 20 ottobre al 21 novembre 2021 negli spazi della Triennale di Milano, 360 immagini che raccontano con una grande varietà di temi e linguaggi un periodo unico nella storia del Paese, restituendone una preziosa documentazione visiva.

Due le open call lanciate tra la primavera e l’autunno del 2020: la prima, per testimoniare la sospensione vissuta nei mesi di quarantena e la seconda per stimolare una riflessione sulle trasformazioni della società italiana nel periodo successivo al lockdown, hanno individuato quaranta fotografi vincitori.

Refocus è la terza fase di un più ampio progetto fotografico di documentazione visiva dell’Italia nell’anno della pandemia, 2020FermoImmagine, nato per volontà del Ministro della Cultura Dario Franceschini.

In particolare, Refocus ha voluto porre l’attenzione sulla ‘rimessa a fuoco’ della realtà in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano, sostenendo l’attività di fotografi under 40 e riconoscendone il ruolo fondamentale all’interno della società.

Le immagini sono presentate in forma di videoproiezione, in un allestimento multimediale ideato e progettato dallo studio Dotdotdot, che si snoda attraverso una serie di grandi pannelli dislocati nello spazio della sala, accompagnati da un progetto sonoro curato da Triennale Milano Teatro e Radio Raheem e da alcuni brevi testi scritti dagli autori stessi. 

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale della Triennale Milano

Cover Photo Credits: Giacomo Bianco, Essere anfibio (dalla serie Umanalacuna), 2020, Courtesy of Giacomo Bianco

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