A Milano Gli Highlights dei Sony World Photography Awards 2024

Dopo la prestigiosa cerimonia di premiazione che si è svolta il 18 aprile alla Somerset House di Londra, i Sony World Photography Awards 2024, giunti alla loro diciassettesima edizione, proseguono il loro viaggio culturale in Italia.

Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ha inaugurato ieri, 6 giugno, una mostra curata da Barbara Silbe, che presenta le opere vincitrici e non solo e sarà visibile fino al 30 settembre.

Questo evento annuale è diventato un importante punto di riferimento per gli appassionati di fotografia grazie alla sua capacità di celebrare le eccellenze dal mondo intero, mettendo in luce le punte di diamante della realtà fotografica odierna.

Tra le oltre centosessanta fotografie in esposizione, di cinquantadue diversi autori, spicca il lavoro della fotografa francese Juliette Pavy, intitolato Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women. Il suo lavoro documentario offre una profonda riflessione sulle durature conseguenze della campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata delle donne groenlandesi imposta dalle autorità danesi negli anni ’60 e ’70, evidenziando un oscuro capitolo della società.

Un altro progetto degno di nota è quello del fotografo italiano Federico Scarchilli, il cui lavoro, Flora, ha trionfato nella categoria Natura Morta. Scarchilli, attraverso le sue immagini, ci invita a contemplare la bellezza e la tranquillità degli elementi naturali, portandoci in un viaggio visivo dove il tempo sembra sospendersi. Il fotoreportage di Kathleen Orlinsky, America’s First Wilderness, rappresenta un altro punto forte della mostra. Vincitrice del Sustainability Prize, Orlinsky con la sua serie fotografica ci porta nel Gila Wilderness, nel sud-est del New Mexico, offrendoci uno sguardo intimo su un paesaggio di straordinaria bellezza naturale, animato da una fauna selvatica variegata e comunità umane che mantengono un legame profondo con la terra. La fotografia, in questo contesto, si conferma uno strumento potente di comunicazione e testimonianza, capace di movimentare coscienze e generare dialogo su alcuni dei temi più importanti della nostra era.

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