L’esposizione è un evento collaterale della mostra collettiva Ontica, presentata da Contemporary Cluster a Roma
Dopo Berlino, Superfluo collega Milano con Roma grazie alla nuova collaborazione con Luca Petti per Ontica, mostra collettiva, a cura di Giacomo Guidi, presentata da Contemporary Cluster presso Palazzo Brancaccio a Roma.
Bello Bellissimo // Luca Petti trasformerà, fino al 17 aprile, la vetrina di Superfluo in via Francesco Reina 9, Milano, in una finestra attraverso la quale poter conoscere l’intervento di Luca Petti all’interno della mostra Ontica, grazie a un’installazione ad hoc realizzata dall’artista con il coordinamento e supporto del team di Superfluo. Inoltre, per tutta la durata della mostra verranno presentati, oltre a un contenuto editoriale inedito, una serie di approfondimenti per guidare il pubblico attraverso la poetica di Petti. Continuando la propria ricerca sull’essenziale, Superfluo pone l’accento sugli aspetti necessari e superflui del lavoro dell’artista campano.
Il punto di partenza per la collaborazione è stata Ontica, mostra collettiva che esplora il rapporto tra essere e tempo, descritti da Martin Heidegger. Valerio di Fiore, Marco Emmanuelle, Luca Petti e Giusy Pirrotta reinterpreteranno la teoria heideggeriana, mettendo al centro della narrazione il tempo: esserci e manifestarsi nel tempo presente. Per quanto riguarda Luca, verranno presentate le ultime opere provenienti dalla serie Materia esotica, che descrive alcune ipotetiche ibridazioni tra mondo animale e vegetale, compiendo una riflessione sugli effetti a lungo termine dell’attività umana.
L’artista pone il pubblico di fronte a una natura altra, alterata, affascinante e tossica allo stesso tempo, dove gli organismi si ricostituiscono e si ribellano all’egemonia umana, ri-aggregandosi in forme inaspettate, ancestrali ma contestualmente inedite.
Il focus principale della collaborazione tra Petti e Superfluo, con la partecipazione di Contemporary Cluster, verte quindi sull’antropocene e sui cambiamenti in atto e possibili, evidenziando la risonanza ambientale delle azioni individuali. La vetrina, se da una parte suggerirà le opere esposte a Roma, dall’altra presenterà un viaggio utopico nel passato di un prossimo futuro alla scoperta delle tappe evolutive che l’ecosistema ha dovuto affrontare per sopravvivere all’attività umana, diventata insopportabile. Infatti, il desiderio umano di arricchimento ha incrementato e accelerato lo sfruttamento di piante, animali e terreno, riconfigurando un nuovo equilibrio tra le specie: gli esseri mutano, uscendo definitivamente dai cicli primari che fino a quel momento hanno garantito la continuità della vita sul pianeta.
Cover Photo Credits: NEL TENTATIVO DI TORNARE A NUOTARE (Installation view), alluminio specchiato e vernice trasparente a polvere, dimensioni 100x100x85 cm, 2020. Crediti fotografici Rui Wu