Una figura poliedrica che a soli quattordici anni è già diventata un’artista di spicco nell’universo dell’arte.
Tra tutte le cose che si possono fare all’età di nove mesi, nessuno penserebbe alla pittura. Nonostante ciò, Aelita Andre ha realizzato la sua prima opera ancor prima di imparare a camminare.
L’artista, originaria dell’Australia, è figlia d’arte; infatti, suo padre è un pittore e sua madre una fotografa, entrambi un vero e proprio supporto morale e creativo per la professione di Aelita.
Tutto ha inizio quando papà Michael Andre lascia una tela bianca nel soggiorno. Aelita le si avvicina e da sfogo alla sua immaginazione, spremendo i tubetti della vernice senza sosta.
Da quel momento in poi l’artista non ha più smesso di creare, arrivando a realizzare più di 200 opere dal valore di 6.100 dollari.
L’artista, ora quattordicenne, inizia a esporre le sue opere in giro per il mondo all’età di due anni. New York, Hong Kong, San Pietroburgo, Miami sono alcune delle città più popolari dove sono state realizzate delle sue mostre, ma il suo vero debutto è avvenuto in Cina diversi anni fa, tramite una mostra inaugurata con un happening dove la giovane artista ha dipinto per più di un’ora dinnanzi ai rappresentanti dei media cinesi e mondiali.
Conosciuta in Italia grazie alla comparsa nel film La Grande Bellezza del regista Paolo Sorrentino Aelita Andre, oltre a essere una pittrice, è una scultrice ed espressionista magica – tecnica che prevede una fusione tra astrattismo e immaginazione capace di dare vita a oggetti, animali mitici e creature fantastiche – definita da molti come il nuovo Pollock.
Nei suoi dipinti, apprezzati da critici d’arte ed esperti provenienti da ogni parte del mondo, colore e composizione hanno un ruolo speciale. Il processo creativo è sempre lo stesso: l’artista da forma a delle figure sulla tela bianca, versa in un secondo momento le vernici e poi le mescola, generando una vera e propria storia.
L’animo artistico è un dono, e Aelita Andre ne è la conferma!
Cover Photo Credits: Corona, acrylic on canvas, 40×30 in, 2008, Courtesy the Artist