Il M9 – Museo del ’900 di Venezia Mestre ospita, dal 15 marzo al 31 agosto 2025, Escalation >< Involution, la nuova installazione immersiva di Alessandro Zannier, artista multimediale la cui ricerca indaga le crisi ambientali, il declino culturale e l’iper-dipendenza tecnologica attraverso una narrazione visiva che trasforma i dati in esperienza sensoriale. Curata da Paolo Mozzo e Sandro Orlandi Stagl, e realizzata in collaborazione con OOM (Nicholas Bertini e Alex Piacentini), l’opera si inserisce nel percorso della mostra Arte salvata – Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre, che presenta dipinti di Renoir, Monet, Gauguin, Dufy, Marquet e Braque.
Ospitata nella grande sala immersiva Orizzonti, una delle più avanzate d’Europa con i suoi 400 mq, 13 proiettori e 20 speaker, l’installazione video-sonora di Zannier costruisce un parallelo tra l’escalation delle emergenze climatiche, la devastazione del patrimonio culturale e il regresso cognitivo della società contemporanea. La Terra è una rete interconnessa in cui le crisi ambientali e sociali si diffondono con la stessa rapidità delle fake news, dell’inquinamento o dei virus, e l’arte diventa un mezzo per rivelare questi legami invisibili.
L’opera attinge a big data ambientali e antropici, molti dei quali provenienti da studi universitari e ricerche del CNR, per costruire una drammaturgia visiva e sonora che traduce in grafici e iperboli visive il crescendo delle allarmanti proiezioni scientifiche. Il concetto di tipping point, il punto di non ritorno in cui le reazioni a catena diventano irreversibili, è il fulcro di questa narrazione accelerata: una progressione esponenziale che in soli 10 minuti condensa il ritmo incalzante della crisi globale.
Elemento centrale dell’installazione è anche il paesaggio sonoro Escalation Soundscape, una composizione dello stesso Zannier, che da anni affianca alla ricerca artistica quella musicale con il progetto Ottodix. L’opera si collega idealmente a ENT Project – 6 Continents, un progetto quadriennale in cui l’artista ha esplorato il dialogo tra dati ambientali e arte attraverso installazioni luminose gemelle tra loro collegate ma fisicamente remote, esposte in istituzioni tra Europa, Africa, Asia, Oceania e Stati Uniti. Presentato in due edizioni consecutive della Biennale di Venezia (Padiglione Italia 2021 e Padiglione Camerun 2022), il progetto ha trovato il suo culmine con l’ingresso nella collezione dell’Istituto di Cultura di New York, con il supporto del curatore e architetto Alessandro Melis.
Con Escalation >< Involution, l’arte di Zannier non si limita a rappresentare la crisi, ma la rende tangibile e immersiva, trasformando dati e proiezioni scientifiche in un’esperienza sensoriale totale. Un invito a interrogarsi su un futuro sempre più fragile e accelerato, in cui il confine tra evoluzione e collasso si fa sempre più sottile.