A Milano, alla Galleria Giovanni Bonelli, giovedì 23 maggio inaugura “Per grazia ricevuta“, una mostra insolita e profondamente evocativa, a cura di Alberto Mattia Martini, dedicata alla reinterpretazione degli ex voto in chiave contemporanea. Più di cento artisti sono invitati a prendere parte a questo evento, trasformando un antico simbolo di devozione in opere contemporanee, riflettendo sulle relazioni tra i concetti di sacro, speranza, quotidianità, individualità. Gli ex voto, tradizionalmente oggetti offerti come segni di gratitudine o supplica a una divinità, vengono qui rivisitati nelle più diverse forme e stili: dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione. Ogni opera diviene mezzo per aprire un confronto su vita, morte, malattia, speranza, rinascita.
La mostra non solo rende omaggio alla tradizione, ma stimola una riflessione più ampia sul ruolo degli ex voto oggi: non più solo offerte private in spazi sacri, ma emblemi potentemente espressivi di vissuti universali e personali. L’arte diventa così un ponte tra l’individuo e l’universale, tra il passato religioso e il presente laico, interrogandosi su come questi simboli possano ancora toccare le corde più intime dell’essere umano. A volte giocando anche, con ironia e leggerezza, sui concetti di sacro e sul senso del “miracolo” nell’immaginario contemporaneo.
In un’epoca in cui il rapporto con il sacro è spesso messo in discussione o relegato alla sfera del privato, la mostra “Per grazia ricevuta” si erge come palcoscenico di una riflessione aperta e inclusiva. Le opere esposte, pur radicate in un contesto di fede, trascendono infatti i confini del religioso per parlare un linguaggio universale di speranza, dolore, gratitudine e significato dell’esistenza. “Nella mostra la tradizione antica si è fusa con nuovi linguaggie forme di riflessione ed espressione artistica contemporanea, consentendo la creazione di opere ispirate non solo al concetto di devozione, ma esplorando tematiche più ampie, quali l’identità, la politica, la società e l’ambiente”, scrive in proposito il curatore della mostra, Alberto Mattia Martini. “L’oggetto votivo, da materia si fa emblema del rapporto con altre dimensioni e affronta questioni articolate e delicate come la vita, malattia, la morte o la rinascita, sia dal punto di vista universale che individuale: un simbolo che diviene mezzo per esprimere emozioni universali o narrazioni individuali”.
Il visitatore è guidato in un percorso emotivo e intellettuale, invitato a considerare ciascun ex voto non solo come espressione artistica, ma come specchio delle inquietudini e delle aspirazioni contemporanee. È in questa tensione tra eredità culturale e approccio innovativo che la mostra conquista una rilevanza critica, offrendo nuovi strumenti per comprendere la complessa tessitura della contemporaneità. “La mostra Per grazia ricevuta“, spiega ancora Martini, “nella sua ‘rivelazione’ contemporanea rappresenta un ponte tra il passato e il presente, tra tradizione e innovazione; essa interpreta un’espressione simbolica che è la manifestazione della nostra continua e costante ricerca di riuscire a dare un significato e quindi una speranza all’esistere”.
“Per grazia ricevuta” si configura, quindi, come un esempio eloquente di come l’arte possa fungere da catalizzatore di dialogo e comprensione, un luogo dove il passato alimenta il presente e invita a una riflessione continua sulla nostra posizione nel mondo e sulle nostre relazioni con l’ignoto: un modo per testimoniare la persistenza del sacro in un ambito contemporaneo. In tal modo, i cento artisti coinvolti non solo celebrano una tradizione, ma la rinnovano, dimostrando che l’arte è sempre un terreno fertile per l’esplorazione dell’animo umano e delle sue tensioni spirituali.
Moltissimi i nomi conosciuti e di rilievo della scena contemporanea. Da Stefano Arienti a Mimmo Paladino, da Robert Gligorov a Michelangelo Pistoletto, da Nicola Samorì ad Aron Demetz, da Marco Cingolani a Bertozzi&Casoni, da Nicola Verlato a Matteo Basilé, gli ex voto rivisitati spaziano tra generazioni e tecniche pittoriche diverse, quasi sempre mantenendo, come da tradizione, dimensioni ridotte.
Spicca però, tra tutti, uno dei celebri Ex voto, entilmente prestato dagli eredi, di Dino Buzzati, autore di opere intramontabili come Il deserto dei tartari e Le notti difficili, ma anche pittore di straordinaria immaginazione, che tra il 1970 e il 1971, poco prima della sua scomparsa, ripercorse, col suo caratteristico stile grafico e la sua vena felicemente surreale, vicende immaginarie e funamboliche di miracoli compiuti da Santa Rita da Cascia sotto il titolo de I miracoli della Val Morel.
Qua di seguito, i nomi degli artisti invitati:
Guido Airoldi, Maddalena Ambrosio, Stefano Arienti, Gabriele Arruzzo, Yuval Avital, Mattia Barbieri, Mirko Baricchi, Matteo Basilè, Matteo Bergamasco, Alessandro Bergonzoni, Thomas Berra, Bertozzi&Casoni, Andrea Bianconi, Lorenzo Brivio, Nicolò Bruno, Michele Bubacco, Luca Caccioni, Chiara Calore, Anna Capolupo, Felipe Cardeña, Nicola Caredda, Linda Carrara, Valeria Carrieri, Antonio Catelani, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Gianluigi Colin, Giacomo Cossio, Fabrizio Cotognini, Rudy Cremonini, Vanni Cuoghi, Sabrina D’Alessandro, Aldo Damioli, Alberto De Braud, Leonida De Filippi, Francesco De Grandi, Francesco De Molfetta, Silvano De Pietri, Marta Dell’Angelo, Mario Dellavedova, Aron Demetz, Marco Demis, Pino Deodato, Nicola Di Caprio, Fulvio Di Piazza, Roberto Dolzanelli, Tamara Ferioli, Enzo Fiore, Sergio Fiorentino, Francesco Fossati, Giovanni Frangi, Maurizio Galimberti, Michelangelo Galliani, Omar Galliani, Daniele Galliano, Laura Giardino, Robert Gligorov, Giuseppe Gonella, Domenico Grenci, Ester Grossi, Franco Guerzoni, Agnese Guido, Audrey Guttman, Silvia Inselvini, Filippo La Vaccara, Franceso Lauretta, L’orMa, Giovanni Manfredini, Bruno Marrapodi, Franco Marrocco, Luciano Massari, Andrea Mastrovito, Marco Mazzoni, Paolo Migliazza, Enrico Minguzzi, Kazumasa Mizokami, Concetta Modica, Elena Modorati, Tomoko Nagao, Silvia Negrini, Marco Pace, Silvia Paci, Mimmo Paladino, Robert Pan, Alessandro Papetti, Paola Pezzi, Paolo Pibi, Alex Pinna, Michelangelo Pistoletto, Luigi Presicce, Massimo Pulini, Pierluigi Pusole, Gherardo Quadrio Curzio, Alfredo Rapetti, Carlo Alberto Rastelli, Giotto Riva, Brigitta Rossetti, Elisa Rossi, Laboratorio Saccardi, Nicola Samorì, Aldo Sergio, Davide Serpetti, Marta Sesana, Giuseppe Stampone, Luca Trevisani, Wainer Vaccari, Vedovamazzei, Nicola Verlato, Flaminia Veronesi, Dany Vescovi, Fabio Viale, Velasco Vitali.
Con la partecipazione straordinaria di Dino Buzzati con uno dei suoi Ex-voto, per gentile concessione degli eredi.