Dal 5 dicembre 2024 fino al 2 febbraio 2025, nell’edificio B11 della ex fabbrica di sigari di Firenze, saranno esposte le opere di Piero Percoco, fotografo italiano di fama internazionale.
I lavori di Percoco, nato a Bari nel 1987, sono stati esposti in gallerie e festival italiani e internazionali, come Dusseldorf Photo Weekend, SP4 Gallery Treviso, Leica Store Milano, e sono stati pubblicati su The New Yorker, Guggenheim Venezia, New York Times, Rolling Stones, The British Journal of Photography.
Famoso soprattutto su Instagram con il nome @therainbow_is_underestimated in cui pubblica e condivide con il pubblico virtuale gli scatti catturati con il suo iPhone portando avanti quella che è la sua ricerca personale.
Come si deduce anche dal suo nickname, è centrale per lui l’elemento dell’arcobaleno, uno spettacolo della natura sotto gli occhi di tutti ma spesso sottovalutato: “L’arcobaleno non ha nulla da togliere a un’aurora boreale, solo che l’aurora boreale non è alla portata di tutti… bisogna organizzare un viaggio per andarla a vedere. L’arcobaleno per me è molto più interessante e incredibile.”
The Rainbow Over Florence è un’esplorazione del panorama socio-naturale, un invito a mettere in discussione ciò che pensiamo di conoscere, stimolare la curiosità e ritrovare la meraviglia nelle piccole esperienze di tutti i giorni. Nonostante la natura abbia le sue regole definite apparentemente indipendenti da qualsiasi fattore esterno, è in realtà in continuo adattamento ai cambiamenti imposti dall’essere umano. Un percorso visivo e uditivo che sottolinea la misticità e il fascino del legame tra uomo e natura.
La seconda edizione della mostra dell’artista si arricchisce con l’aggiunta di nuovi contenuti tratti dalla recentissima serie sulla natura e i cieli del fotografo. Alcune delle fotografie più iconiche di Percoco si alternano in maniera del tutto inedita a strutture, opere video su cellulare e sistemi audio, che raccontano il linguaggio dell’artista e la sua estetica distintiva, dove protagonista è la quotidianità della provincia, l’assurdo e il bello di ciò che lo circonda nella vita di tutti i giorni.
Entrando nello spazio espositivo, il visitatore viene accolto da una grande struttura in legno con numerosi gonfiabili dai colori e tonalità sgargianti, che incarna il sentito tema dell’infanzia e che crea un interessante dialogo con una delle fotografie esposte, Bambina con gonfiabili, Riprende in parte il medesimo tema anche la struttura a fianco che ospita la serie di plinti con fuochi d’artificio e oggetti personali dell’artista (molle giocattolo, regoli di cuisenaire, pasta modellabile, ecc.).
La serie tratta dal libro The Rainbow Is Underestimated (2019) comprende 80 foto di piccolo formato e raggruppate su un pannello in maniera casuale, dando ai visitatori la possibilità di rintracciare affinità o elementi antitetici. In occasione dell’esposizione fiorentina si aggiungono altre due serie principali: la prima dedicata al cielo e la seconda ai fuochi d’artificio, i cui caratteristici effetti sonori sono enfatizzati da un sistema audio che anima l’esposizione e rende ancora più immersiva l’esperienza dello spettatore.
Gli scatti presenti sono di vari formati e dimensioni, tutti accomunati dalla altissima qualità di risoluzione e dai colori nitidi e saturati. La presenza di due iPhone Apple, dove vengono riprodotti in loop due brevi filmati circa il binomio fuochi d’artificio-cielo, rende lo spazio ancora più immersivo coinvolgendo lo spettatore in prima persona.