Altri 5 libri che parlano d’arte da leggere questa estate (pt 2)

Esistono tante letture interessanti a cui dedicarsi durante il periodo estivo, Artuu Magazine presenta una selezione di libri dedicati all’arte con cui passare le giornate in spiaggia, al fresco in montagna lontani dalla frenesia della città, oppure nelle pause al parco vicino casa. D’altronde, rilassarsi con un buon libro non ha prezzo. 

Proseguiamo la nostra rassegna dedicata ai libri d’arte da leggere questa estate con altre 5 letture da non perdere:

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Dora Maar è stata un’artista straordinaria, acuta e tagliente, ma anche una donna innamorata che per amore è divenuta nota come la “Schiava di Picasso” 

Nelle fredde giornate dell’inverno parigino una giovane donna seduta al tavolino del “Deux Magots” si toglie i guanti ed estrae dalla borsa un coltello per pugnalare gli spazi tra le dita della sua mano aperta a ventaglio. Una scena surreale, condita da piccoli errori che le causano dei leggeri sanguinamenti, quella donna è Dora Maar e seduto a fianco a lei c’è Pablo Picasso che osserva affascinato il pericoloso passatempo.

Il pittore terrà i suoi guanti insanguinati in una vetrinetta dove conserva i ricordi più preziosi: inizia così una storia d’amore fatta d’arte e dolore destinata ad oscurare una delle fotografe più talentuose del XX secolo. Violento, egocentrico e prevaricatore il genio cubista si guadagna il suo soprannome, “Minotauro”, ostacolando l’amante considerata al tempo l’unica rivale di Man Ray. 

Voto: 9/10
Giudizio: bisogna prepararsi prima di leggere questo romanzo di Osvaldo Guerrieri capace letteralmente di farti a pezzi. A caratterizzare il testo è una scrittura impeccabile, visuale, che descrive minuziosamente un momento irripetibile nella storia permettendoci di rivalutare le relazioni artistiche della Parigi degli anni Trenta e Quaranta attraverso uno sguardo femminile, per celebrare un’artista meravigliosa offuscata dalla crudeltà di Picasso.

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“La bellezza rubata” di Laurie Lico Albanese, un romanzo emozionante che risveglia la passione 

Nella scintillante Vienna di inizio Novecento, Adele Bloch-Bauer, giovane discendente di una facoltosa famiglia ebrea, si lascia trascinare dal desiderio di libertà facendosi travolgere dal fascino del pittore Gustav Klimt. La donna diventa la musa ispiratrice dell’artista, nonché amante e modella prediletta per ritratti dall’erotismo spudorato immersi nell’oro. Capolavori rubati durante l’invasione nazista e successivamente divenuti parte del patrimonio artistico austriaco rincorsi da Maria, nipote della defunta Adele, che dovrà scegliere se affrontare il passato oppure mettere a tecere per sempre il dolore della sua famiglia lasciandosi alle spalle la tragedia della guerra.

Voto: 7/10

Giudizio: questo romanzo introduce alcuni capisaldi della secessione viennese soffermandosi sulla tecnica e le istanze antiaccademiche di Gustav Klimt e insieme racconta una storia d’amore passionale e travolgente che permette di divulgare senza annoiare il lettore. Tuttavia, il contenuto è appesantito da un eccessivo sentimentalismo che rischia di ridurre la portata della vicenda mettendo in secondo piano una trama densa di eventi storici e artistici rilevanti.

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“Attraversare i muri” è un’autobiografia cruda e potente che riflette a perfezione la figura di Marina Abramović

La sacerdotessa della performance art si racconta in una lunga autobiografia pregna di particolari e aneddoti interessanti che ci permettono di approfondire le scelte artistiche e il carattere di Abramović profondamenti influenzati da un’adolescenza e un ambiente culturale estremamente difficili. Leggendo entriamo in intimità con l’artista che osserva i linguaggi espressivi del suo tempo ponendosi una sola domanda: tutto questo come influenzerà la società e il pensiero contemporaneo?
Dietro alla resistenza fisica, agli atti estremi, al dolore e alla tendenza ad oltrepassare i limiti dettati della paura si nasconde una volontà rivoluzionaria connaturata alle origini della più iconica artista vivente.

Voto: 9/10

Giudizio: rimaniamo sorpresi, attoniti, di fronte al vissuto di Marina Abramović, figlia di genitori comunisti, eroi di guerra sotto il regime di Tito in Jugoslavia, cresciuta con un’educazione ferrea ed una rigida etica del lavoro che vediamo riflessa nella sua pratica. Immergendosi nella sua autobiografia veniamo travolti da un racconto senza filtri e ornamenti, diretto e potente quanto la sua arte, che presenta le debolezze e l’umanità di una donna che ha fatto dello sforzo fisico, della perseveranza e del rigore scenico gli elementi cardine della sua pratica.

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“Brama di vivere” un libro di Irving Stone che narra l’esistenza tormentata di Vincent Van Gogh

Questo romanzo biografico ripercorre la vita del celebre pittore olandese per conoscerne la vicenda umana e pittorica attraverso i luoghi in cui Vincent Van Gogh trascorse le sue giornate e dipinse, restituendo le speranze e le profonde crisi di un animo geniale quanto travagliato. Partendo dalla vocazione religiosa e dall’apostolato fra i minatori del Borinage, fino alle prime esperienze pittoriche giunte all’età di trent’anni, il libro affronta le tappe della carriera dell’artista che espose la prima opera nel 1883.

Esposizione seguita dal periodo parigino durante il quale conobbe gli impressionisti entrando a contatto con Paul Gauguin, incontro che segnò indelebilmente gli anni successivi portando i due a convivere nella famosa casa gialla ad Arles. Nove anni di breve, ma edificante, pratica pittorica conclusi con il suicidio in un campo di grano ad Auvers-sur-Oise. Forse fu proprio questo sodalizio tra arte, amicizia e follia a peggiorare le condizioni mentali del pittore, eppure in queste pagine l’autore tratta Van Gogh con grande delicatezza esaltandone non tanto la fragilità, ma al contrario la forza di un uomo originale e terribilmente ostinato, che nonostante le molte difficoltà non rinunciò mai alla pittura.

Voto: 8.5/10

Giudizio: un testo preciso e documentato basato sulle lettere dell’artista al fratello Theo, che descrive e svela le origini di alcuni dei quadri più noti di Van Gogh come  “I mangiatori di patate” e “I girasoli”, regalando al lettore degli spunti affascinanti e inediti non reperibili nei manuali di storia dell’arte. 

“Egon Schiele. Diario dal carcere” a cura di Arthur Roessler: le parole di un artista perseguitato perché troppo controcorrente

Su Egon Schiele pesano le accuse di diffusione di disegni “immorali”, connotati da un erotismo struggente e inquietante, carnale e drammatico, unite alle accuse (poi ritirate) di rapimento e violenza sessuale di una minorenne. Nel 1912, l’artista all’epoca ventunenne viene arrestato nella sua abitazione, dove risiede con la modella e fidanzata Wally Neuzil, ritrovandosi in una condizione di prigionia che lo costringe all’isolamento nel quale sarebbe impazzito senza il sollievo fornito dal disegno. I nemici di Schiele lo sottopongono al martirio perché incapaci di comprendere il suo estro sfacciato e brutale. 

Una vicenda tragica e angosciante denunciata dallo stesso artista nella corrispondenza che teneva con Arthur Roessler, scrittore e critico d’arte, in cui Schiele racconta le relazioni con le istituzioni e la necessità di libertà degli artisti dell’epoca, che solo esprimendosi incondizionatamente possono adempiere al loro ruolo e incidere sulla società.

Voto: 8/10

Giudizio: un testo fondamentale nella libreria degli appassionati d’arte, che riflette meglio di mille manuali o saggi universitari le limitazioni vissute dagli artisti d’avanguardia e i bisogni di una società in cambiamento che non riesce ad adattarsi alle istanze dell’arte contemporanea. Amare e toccanti queste lettere riflettono lo stato mentale di un uomo sull’orlo di impazzire che si rifugia nella sua creatività per evitare di soccombere restituendo l’aspetto umano di Egon Schiele.

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