Arte & Musica: 7 album cover disegnate da artisti famosi

John Dewey, geniale filosofo americano di inizio ‘900, definiva l’esperienza artistica come “il risultato, il segno e la ricompensa di quella interazione tra organismo e ambiente che, quando raggiunge la pienezza, si trasforma in partecipazione e comunicazione”.

Per vivere appieno l’opera dunque, ci deve essere una sinergia, un connubio che coinvolge i 5 sensi, in particolare la vista con l’udito. Ecco perché, sin dagli anni ’50, quando la musica ha cominciato veramente ad essere un mezzo “popolare”, ha cominciato a cercare un altro canale di espressione e di ricezione nei confronti del grande pubblico: l’arte visiva, specialmente attraverso le cover degli album.

Cominciano quindi le grandi collaborazioni tra i gruppi/cantanti e gli artisti più famosi, nel tentativo di creare l’immagine iconica, riconoscibile, eterna, dove, come direbbe Dewey, “l’interazione raggiunge la pienezza espressiva”.

Non solo: alcuni generi come il punk, il metal etc, si sono di fatto totalmente identificati con una certa estetica, come dimostrano infatti, i Sex Pistols con Jaimie Reid. 

In occasione dell’uscita del nuovo album dei Rolling Stones, Hackney Diamonds, (qui l’intervista esclusiva con Paulina Almira, l’artista che ha creato la cover), analizziamo insieme la storia e l’estetica di 7 album cover iconiche che sono state disegnate e create appositamente da artisti famosi.

1) “The Velvet Underground & Nico” dei Velvet Underground – Andy Warhol (1967)

Trasgressiva e audace, questa copertina creata da Andy Warhol è all’apparenza semplice: una banana nel consueto stile pop dell’artista. E invece no: una piccola scritta in alto invitava a “sbucciare lentamente e vedere”(peel slowly and see), in cui la banana si rivelava essere semplicemente un adesivo. Sotto di essa infatti, emerge un’altra banana, stavolta rosa shocking, allusione al membro maschile. E’ quindi la prima copertina “scabrosa” e “interattiva” della storia, in cui si allude ad una musica che Lou Reed definisce “per adulti”, piena di allusioni e cultura.

2) “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles – Peter Blake e Jann Haworth

Icona e simbolo dell’origine della musica psichedelica e del movimento hippie anni ’60, questa straordinaria copertina è stata creata dall’artista britannico Sir Peter Blake e da sua moglie, l’artista Jann Haworth.

In un “horror vacui” fotomontaggistico, figure storiche, personaggi famosi e celebrità costituiscono il pubblico di uno spettacolo inscenato da una band immaginaria, appunto i “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, che spera che “you enjoy the show”.

Tra le celebrità e le figure storiche ritratte ci sono, in ordine sparso, Marilyn Monroe, Albert Einstein, Karl Marx, Sigmund Freud, Bob Dylan, Oscar Wilde, Edgar Allan Poe, Lewis Carroll, Marlon Brando e molti altri, in un’estetica che è tutta un connubio tra i primi collage di Richard Hamilton e i colori della pop art.

3) “I’m with you” – Red Hot Chili Peppers & Damien Hirst (2011)

“Un’immagine. È arte. Non le diamo un significato perché è chiaramente aperta alle interpretazioni”, così aveva commentato il frontman dei Red Hot Chili Peppers Anthony Kiedis riguardo alla cover creata dall’ex Bad Boy Damien Hirst. Ed effettivamente ci sono poche congetture da fare, ma l’immagine, nell sua semplicità, è forte quanto disarmante.
Una mosca sopra una pillola che in realtà contiente altre pillole ancora più piccole: non sappiamo bene cosa ci trasmette, ma sicuramente si annida dentro la nostre psiche e non la lascia più, proprio come una mosca fastidiosa.

4) Storm Thorgerson e i Pink Floyd

Storm Thorgerson è stato l’artista visivo dietro alcune delle copertine degli album più riconoscibili e iconiche dei Pink Floyd. La sua lunga collaborazione con la band ha dato vita a immagini straordinarie che hanno contribuito a definire l’immagine e il significato delle opere musicali dei Pink Floyd. Dal prisma di “The Dark Side of the Moon” al maiale volante di “Animals,” Thorgerson ha creato opere d’arte che hanno catturato l’essenza concettuale e psichedelica della musica dei Pink Floyd. Le sue copertine sono diventate tanto famose quanto gli album stessi, dimostrando il potere dell’arte visiva nell’accompagnare e arricchire l’esperienza musicale.

5) “Horses”, Patti Smith – Robert Mapplethorpe, 1975

Si sono conosciuti quasi per caso nel 1967, da allora hanno sviluppato una grande amicizia, culminata in quella foto, scattata da Robert Mapplethorpe a Patti nel 1975. La foto è stato pubblicata così come è venuta: luce naturale, senza ritocchi (no filters oggi diremmo), con una comunissima Polaroid. E anche questo ha contribuito a consegnare questa immagine all’eternità, simboleggiando una cultura poetica pre-punk, un’androginia prima che diventasse trendy.

6) “Artpop”, Lady Gaga – Jeff Koons, 2013

Prendi una delle songwriter più famose del mondo e mettila insieme ad uno degli artisti neopop più importante degli ultimi decenni: il risultato è Artpop, connubio creativo tra Lady Gaga e Jeff Koons, dove la prima diventa una scultura nuda e diafana con lunghi capelli lisci che posa in modo allusivo. Le mani e una palla blu brillante appartenente alla serie di sculture “Gazing Ball” a nascondere le parti intime, e sullo sfondo un’esplosione di immagini che includono frammenti riconoscibili della “Venere” di Botticelli, formano una composizione che ricorda gli autoritratti che Koons realizzò in passato con Cicciolina.

7) “Think Tank”, Blur – Banksy, 2003

Sempre alla larga dai progetti commerciali, stavolta il celebre street artist ha fatto uno strappo alla regola dichiarando “avevo bisogno di soldi”. In realtà, raramente un’immagine di una copertina ha espresso così fortemente i sentimenti e le atmosfere presenti nell’album. A partire da quel “Think Tank”, espressione che significa “Boccia Pensiero” e che viene comunemente usato come sinonimo di “brainstorming” in inglese, che in realtà esprime la difficoltà di comunicazione ed espressione tra gli individui. Nell’opera di Banksy ci sono due (presumibilmente) amanti, che, come quelli di Magritte, cercano disperatamente di esprimere i loro sentimenti, ma non possono.

E per quanto riguarda artisti e cantanti italiani? Beh, questo merita un articolo a parte, che troverete a breve qui su Artuu.

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