Artisticamente poveri? L’indagine economica che svela le difficoltà finanziarie degli artisti a New York.

L’arte è indubbiamente uno dei settori più affascinanti ed espressivi che contribuiscono a definire l’identità di una società, ma come appare il suo lato monetario? Per esplorare ancora di più i dettagli relativi ai guadagni di artisti nel contesto del vivace stato di New York, “Creatives Rebuild New York” (CRNY) ha ordinato un sondaggio di rilevante portata relativo ai redditi realizzati dai protagonisti del settore. Lo spaccato che emerge è quello di una realtà precaria dove più della metà degli artisti guadagna meno di 25.000 dollari all’anno.

L’indagine, condotta tra febbraio e maggio 2022, è stata realizzata sulla base di oltre 13.300 risposte raccolte ed ha offerto uno scenario interessante, a tratti sorprendente. Parafrasando le parole di Sarah Calderon, direttrice esecutiva di CRNY, sino a prima di questa indagine si aveva solo un’immagine approssimativa e frammentaria su chi fossero realmente gli artisti, nonostante questi contribuiscano in maniera significativa all’economia dello stato di New York, stimata circa il 7,4%.

Di tutti i partecipanti al sondaggio, più del 75% viveva a New York City e il 42,4% aveva tra i 25 e 34 anni. Le discipline artistiche maggiormente rappresentate erano le arti visive, la musica e il teatro, scelte rispettivamente da un 24.1%, 21.9% e 8.5% dei partecipanti come loro principale professione. Tra i pesi evidenziati dagli artisti figuravano le barriere economiche nello poter seguire la formazione professionale desiderata, l’instabilità finanziaria e la mancanza di un fondo salva-risparmio, particolarmente evidente tra i rispondenti di origine afroamericana, che raggiungeva il 78%.

Dall’analisi dettagliata dei dati raccolti, CRNY ha potuto recuperare dati essenziali per orientare i propri progetti di sostegno agli artisti di New York, che spaziano dall’attivismo politico per il riconoscimento della figura dell’artista come lavoratore, fino alla creazione di opportunità di lavoro e programmi di reddito garantito.

Emerge dunque un quadro complesso, in cui la grande creatività che anima l’ambiente artistico di New York convive con una realtà di difficoltà finanziarie. CRNY, per contribuire a risolvere queste problematiche, incoraggia corpoazioni non-profit o individualità nelle campagne di advocacy a fare richiesta di sovvenzioni fino a 15.000 dollari per elaborare ulteriormente i dati raccolti dall’indagine.

Se è vero che l’arte sfida, esprime, immerge in mondi paralleli e trasforma la realtà con la sua provocatoria bellezza, è altrettanto vero che gli artisti devono poter vivere della loro professione in modo dignitoso. Questo studio strutturato da CRNY restituisce un quadro realistico, contribuendo a far luce sulle difficoltà economiche che molti artisti affrontano ogni giorno, e introduce nuovi spunti di riflessione sul modo in cui l’arte, e chi la produce, viene valutata dal punto di vista economico.

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