Giancarlo e Danna Olgiati presentano, dal 26 marzo all’11 giugno 2023, “At the Studio”, il nuovo progetto espositivo che sottolinea l’inestimabile collezione dei coniugi.
All’interno della Collezione Olgiati, nello spazio contiguo al LAC – Lugano Arte Cultura, arriva “At the Studio”. Danna Olgiati, supportata da un interessante saggio di Alberto Salvadori, è la curatrice della mostra che espone più di 200 opere molto significative per il mondo dell’arte contemporanea. Un allestimento ben studiato offre al visitatore la possibilità di osservarle con attenzione stanza per stanza. I coniugi Olgiati ritengono che Lugano sia la città erede della loro collezione e puntano ad aumentare il suo status di città culturale. Lo dimostrano le continue donazioni, circa 76 all’anno, che dal 2018 arrivano al MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana.
IL PERCORSO DI DUE UMANISTI
È il 1962, alla Galleria Schmeila di Düsseldorf un giovane Giancarlo Olgiati, mandato da suo padre a lavorare, rimase folgorato dai blu del francese Yves Klein. Diversi anni dopo, nel 1982, avvicinatosi al Futurismo, intento a visitare “Velocità” (1913) di Giacomo Balla alla Galleria Fonte d’Abisso, conobbe Danna Olgiati, all’epoca uno dei tre soci della Galleria e studiosa dei futuristi, che sarebbe diventata presto sua moglie. Un incontro senza fine, che ha portato i due ad ampliare il loro cammino come collezionisti, ma prima di tutto come amanti dell’arte. Nel 2012 la decisione di aprire a Lugano la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati.
VARIATION N.3 DI ILYA KABAKOV
La prima opera, autobiografica, che si incontra è “variation n.3” (2021), dell’ucraino Ilya Kabakov. Una scelta che richiama il motivo centrale della mostra: affrontare una comparazione tra passato e presente, tra la dimensione privata di uno studiolo e il confronto libero e aperto tra gli artisti. Kabakov, grande estimatore della pittura del ‘600, ispirandosi a “Las Meninas” (1656) di Diego Velázquez, inserisce anche lui una bambina, ritratta in primo piano, e gioca con la pratica dello specchio. Da qui comincia il viaggio, attraverso lo sguardo nella vita artistica degli Olgiati, che ripercorre quasi tutta l’arte italiana dal Novecento fino ai nostri giorni.
L’ALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE
L’allestimento è organizzato in modo tale da lasciare il tempo al visitatore di addentrarsi, epoca per epoca, nelle produzioni di artisti come: Fausto Melotti, Marisa Merz, Ugo Mulas, Michelangelo Pistoletto, Emilio Isgrò, Rachel Whiteread, Vincenzo Agnetti e tanti altri. La Collezione Olgiati apre le sue porte e, come in un appartamento d’artista, tutto viene rivelato, con alcune scoperte, come stessimo entrando in una dimensione magica. Le opere, grazie alla qualità dell’allestimento, riescono a raccontarsi e raccontare.
“At the Studio” mette in luce la qualità artistica ed evidenzia l’amore e l’impegno con cui negli anni i due collezionisti hanno saputo costruire una collezione di grande prestigio.