Brera: un anno straordinario che segna un nuovo capitolo nella storia dell’arte italiana

Il 2024 si chiude con numeri da record per il polo culturale di Brera, che consolida il suo ruolo come uno dei più importanti centri di attrazione internazionale. La tanto attesa apertura di Palazzo Citterio l’8 dicembre scorso, dopo 52 anni di attesa, ha finalmente realizzato il progetto della Grande Brera, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale di Milano e attirando un pubblico entusiasta e sempre più numeroso.

Con 545.719 biglietti staccati, la Pinacoteca di Brera e Palazzo Citterio superano per la prima volta i 500.000 visitatori, registrando un incremento del 14% rispetto all’anno precedente e del 12% nei ricavi. Questo risultato testimonia il crescente interesse del pubblico verso un complesso museale che continua a rinnovarsi, offrendo esperienze culturali sempre più complete e innovative.

Particolarmente significativo è il successo di Palazzo Citterio, che in soli 16 giorni di apertura (dal giovedì alla domenica, nel solo orario pomeridiano) ha accolto 11.540 visitatori, registrando un sold out costante. La capienza limitata a 800 persone al giorno non ha impedito a questo nuovo spazio di diventare un punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, ospitando già capolavori di artisti come Carrà, Morandi, Modigliani, Picasso e Braque nelle collezioni Jesi e Vitali, esposte al piano nobile.

Al piano terra, la mostra “Renaissance Dreams: La Pittura” di Refik Anadol, tra i più celebri artisti digitali al mondo, trasporta i visitatori in una dimensione innovativa, dove la tradizione pittorica incontra le tecnologie digitali. Gli spazi rinnovati accolgono inoltre la rassegna “La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze”, a cura di Luca Molinari, che esplora l’intersezione tra diverse discipline artistiche e scientifiche, e la mostra “Mario Ceroli. La forza di sognare ancora”, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, allestita nell’ipogeo Stirling.

Questi risultati confermano il valore della visione strategica e curatoriale che ha guidato la trasformazione di Brera in un polo museale integrato, capace di dialogare con un pubblico ampio e internazionale. Come sottolinea Angelo Crespi, direttore generale del complesso museale, “Il primo bilancio della Grande Brera è molto positivo. Pensando che il New York Times ha recentemente inserito la Grande Brera tra i 52 luoghi da visitare nel 2025, non posso che essere felice per un risultato che premia il lavoro di tutto il team.”

Considerando anche i dati del Cenacolo Vinciano, che nel 2024 ha accolto 528.189 visitatori, il polo museale della Grande Brera sfiora la straordinaria cifra di 1.100.000 visitatori in un anno. Questi numeri, oltre a sottolineare il crescente interesse per le istituzioni culturali milanesi, testimoniano la capacità di attrarre sia il pubblico locale sia quello internazionale, consolidando Milano come una delle principali destinazioni culturali al mondo.

Un altro dato significativo riguarda la Biblioteca Braidense, che con la mostra inaugurata il 12 dicembre, “La Grande Brera in Braidense”, ha registrato 16.000 visitatori in meno di un mese, segnando un record per le esposizioni degli ultimi anni. Questo successo dimostra come la Braidense sia stata pienamente integrata nel progetto della Grande Brera, ampliando la proposta culturale con un’attenzione particolare alla valorizzazione del patrimonio librario e archivistico.

La straordinaria performance del 2024 non rappresenta solo un traguardo, ma il punto di partenza per un 2025 che si preannuncia altrettanto ambizioso. Palazzo Citterio, con la sua programmazione di alto livello e la riapertura attesa da decenni, continuerà a essere un luogo privilegiato per scoprire capolavori moderni e contemporanei. La Pinacoteca di Brera proseguirà nella sua missione di rendere accessibile al pubblico uno dei più importanti patrimoni artistici italiani, mentre il Cenacolo Vinciano e la Biblioteca Braidense contribuiranno a completare un’offerta culturale unica nel panorama internazionale.

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