Fino al 17 luglio Fondazione Prada presenta “Cere Anatomiche”, il nuovo progetto che racconta il corpo femminile attraverso uno sguardo scientifico didattico.
“Cere anatomiche”, visitabile fino al 17 luglio 2023, è il secondo progetto espositivo che risalta la forte identità di Fondazione Prada a Milano e rilegge in maniera contemporanea l’anatomia del corpo umano. La Fondazione ha voluto creare un dialogo con un importante collezione storica italiana, per restituire al pubblico uno sguardo antico e contemporaneo: La Specola di Firenze, ramo del Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze. Di fondamentale importanza è la collaborazione con il regista canadese David Cronenberg.
LE CERE DE LA SPECOLA
In esposizione tredici figure femminili in cera, risalenti al XVIII secolo, realizzate dall’Officina ceroplastica dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, e provenienti dal Museo “La Specola”, sono analizzate in maniera scientifica attraverso dei passaggi artistici. I loro volti sono sospesi, inquieti, mentre avviene la dissezione che provoca in loro un’estasi quasi spirituale.
IL CORTOMETRAGGIO: QUATTRO DONNE MAI AMATE
Il cortometraggio “Quattro donne mai amate, alla deriva su un mare senza scopo, sperimentano l’estasi della dissezione” è stato realizzato dal cineasta e sceneggiatore, maestro del body horror, David Cronenberg. Il corto, al pian terreno, in uno spazio espositivo abitato da una struttura ispirata ai teatri anatomici, riprende tutti i fondamentali della filmografia del regista: quattro Veneri della Specola galleggiano in mezzo all’oceano, adagiate su piccole zattere, mentre una camera inquadra le membrane, i vasi sanguigni, lo stomaco e l’utero che fuoriescono dai loro corpi. Cronenberg, nel frattempo ben informatosi sull’arte degli scultori fiorentini, le svela in tutta la loro fragilità.
L’ALLESTIMENTO DELLE TECHE
Al primo piano del Podium si trovano 4 Veneri, di cui una Mater Gravida con feto esposto, 72 copie in 9 sezioni anatomiche. Per il taglio didattico e l’attenzione scrupolosa ai dettagli, si tratta di un allestimento non leggero da attraversare. La luce a turno illumina ciò che è conservato nelle teche, portando l’occhio dello spettatore a concentrarsi attentamente sulle parti interne esposte o asportate delle ceroplastiche, provocando duplici sensazioni: disgusto, fascinazione, curiosità.
“Cere anatomiche” offre al pubblico una mostra d’arte che è anche una lezione di anatomia. Fondazione Prada sottolinea quanto sia importante la scienza come punto di partenza per qualsiasi studio.
Immagine di copertina: Clemente Susini e Giuseppe Ferrini. Statua femminile giacente, detta “Venere”, 1782. Collezione cere anatomiche Museo “La Specola”, Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Foto Roberto Marossi. Courtesy Fondazione Prada