Ci lascia Jack Vettriano, artista mai accettato dall’establishment

Il noto pittore scozzese Jack Vettriano, al quale proprio in questi giorni Palazzo Pallavicini a Bologna dedica la prima retrospettiva italiana, è stato trovato morto nel suo appartamento a Nizza all’età di 73 anni.

Artista autodidatta, molto noto e amato dal grande pubblico – la riproduzione della sua opera più famosa, The Singing Butler, è divenuta la stampa d’arte più venduta nel Regno Unito – Jack Vettriano nasce con il nome di Jack Hoggan il 17 novembre 1951 a Methil, Fife, da una famiglia di origine italiana. Per il suo 21° compleanno gli viene regalato un set di acquerelli e da allora inizia a dedicarsi alla pittura traendo ispirazione dalle opere delle Kirkcaldy Galleries e studiando i dipinti dei coloristi scozzesi. Nel 1989 arriva la svolta nella sua carriera: presenta due dipinti alla mostra annuale della Royal Scottish Academy ed entrambi vengono venduti il ​​primo giorno. Da allora le sue opere ottengono consensi internazionali, esponendo in tutto il mondo, da Londra ad Hong Kong, da Johannesburg a New York.

A dispetto di questo grande successo di pubblico, Vettriano è stato spesso liquidato dai critici, che hanno sminuito il suo lavoro definendolo “erotismo senza cervello”, “semplice carta da parati” e persinogrossolana fantasia maschile”. La natura dichiaratamente disimpegnata e d’evasione della sua pittura, ispirata all’amore e al corteggiamento, il suo stile accattivante e nostalgico da film noir anni ’40 e probabilmente anche una certa invidia dovuta al suo successo commerciale, hanno alimentato il disprezzo dell’establishment che lo ha perseguitato per tutta la sua carriera, lasciandolo al di fuori del “cerchio magico” della critica “alta. Per fortuna ciò che ha maggiormente interessato Jack durante la sua vita è stato il forte sostegno del pubblico, non “l’approvazione di un gruppo di appassionati d’arte istruiti.”

Nel 2004 The Singing Butler è stata battuta da Sotheby’s per 744.800 sterline, un record scozzese all’epoca. Il notissimo dipinto è stato reimmaginato da Banksy nel 2005 con il titolo Crude Oil (Vettriano). Lo street artist ha voluto dargli una connotazione morale e impegnata, così l’opera The Singing Butler  è diventata una Toxic Beach : la romantica coppia continua a ballare sulla spiaggia, ma stavolta è ignara di ciò che li circonda, o sceglie consapevolmente di guardare altrove. Proprio oggi quest’opera di Banksy ispirata a Vettriano dovrebbe raggiungere da Sotheby’s a Londra una cifra compresa tra 3 e 5 milioni di sterline.

Autodidatta e intraprendente, Jack Vettriano era anche riservato e umile, con le sue opere cercava un po’ di evasione per dimenticare la durezza della sua adolescenza (aveva lavorato in una miniera di carbone nel Galles, come avevano fatto il padre e il nonno).

Purtroppo ci ha lasciato, ma la buona notizia è che fino al 20 luglio, nelle sale di Palazzo Pallavicini a Bologna, è possibile vedere le sue opere, per la prima volta in assoluto in Italia.

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