La Regina Elisabetta è una vera e propria icona per più generazione ed è diventata soggetto di diversi ritratti artistici e fotografici
La regina Elisabetta II è stata testimone di alcuni degli eventi più eclatanti dello scorso secolo e dell’inizio di quello attuale. Di altri ne è stata protagonista diretta.
Era il 1953 quando l’immagine della sovrana durante la sua incoronazione a soli venticinque anni ha fatto il giro del mondo.
Ad oggi è stata rappresentata in diversi ritratti sia fotografici che artistici, eccone alcuni.
HM Queen Elizabeth II, Lucian Freud (2001)
La Regina posò per il celebre pittore inglese per ben 19 mesi. L’opera a suo termine fu protagonista di numerosi dibattiti estetici. È attualmente parte della collezione reale.
Il ritratto della Regina Elisabetta II di Andy Warhol
Queen Elizabeth of the United Kingdom di Andy Warhol (1985) è stato realizzato per la serie Reigning Queens.
Il ritratto della Regina Elisabetta è tratto da una fotografia scattata nel 1977 per il suo Giubileo d’argento.
L’opera di Warhol rese Sua Maestà un’icona pop a tutti gli effetti. Solamente Queen Elizabeth è esposta al Tate Modern di Londra, l’unica delle quattro regnanti presenti nella serie del pop-artist.
Il servizio fotografico di Annie Leibovitz
Annie Leibovitz è stata invitata a fotografare la regina Elisabetta II due volte, nel 2007 e nel 2016. È stata la prima fotografa americana a cui la famiglia reale ha chiesto di farlo.
Mentre il set fotografico del 2007 si presenta “riverente”, quello del 2016 è uno specchio della vita reale fuori dai riflettori.
La Regina chiese infatti di essere raffigurata con i nipoti, i suoi corgi e al fianco del Principe Filippo.
La cover iconica dei Sex Pistols
La litografia di Jamie Reid oggi conservata al MoMa di New York è diventata famosa in tutto il mondo con il celebre brano del gruppo punk inglese Sex Pistols.
Chris Levine
Nel 2012, l’artista inglese specializzato in Light Art ha regalato un’immagine di Elisabetta II totalmente inedita: una Regina a riposo.
Gli occhi chiusi nel ritratto proposto da Levine sono un’intuizione dell’artista, tra uno scatto e l’altro di Sua Maestà.