Ben lontano dagli schemi classici dei centri culturali francesi, il Centquatre va affermandosi come luogo di riferimento per i giovani artisti contemporanei della capitale francese.
L’edificio, che misura oltre 40.000 mq, ha ospitato per oltre un secolo il servizio comunale di pompe funebri prima di tramutarsi in uno dei centri più attivi di Parigi. Il progetto nasce in seno all’ambizioso programma di riqualificazione urbana che dal 2008 ha inteso rilanciare alcuni dei quartieri più degradati della capitale, tra cui la Villette.
Oggi il Centquatre offre una programmazione culturale che abbraccia tutte le arti, esibendo un carattere avanguardista e divenendo vero e proprio spazio di condivisione. La missione del centro, afferma il Direttore José-Manuel Gonçalvès, è quella di offrire a giovani artisti la possibilità di sfruttare gli spazi del centro per affinare le proprie tecniche e contemporaneamente permettere al pubblico di assistere alla loro produzione creativa. L’idea è dunque quella di rafforzare il legame tra cultura e realtà sociale.
E ancora, con il progetto Factory104, il Centquatre investe nello sviluppo di startup e imprese emergenti, affiancando servizi di consulenza tecnica al sostegno finanziario. Questa visione futurista e imprenditoriale ha assicurato al centro il premio come miglior Business Incubator di Francia.
Tra le recenti proposte, spicca la mostra dello street artist Portoghese Alexandre Farto, in arte Vhils. Ideata in collaborazione con la galleria internazionale Danysz, l’esposizione indaga l’anonimia dell’essere umano nell’epoca della globalizzazione. Attraverso installazioni, video e gigantesche sculture in polistirolo l’artista disegna il ritratto di una metropoli silenziosa, trasportando il visitatore in una realtà onirica.
Il Centquatre rimarrà chiuso dal 30 luglio al 11 settembre 2018 per la pausa estiva.