Dalla realtà al realismo: Antonio Ligabue e Renato Guttuso

Dal 22 giugno al 30 settembre il Museo Stanze della Memoria di Barga, uno dei borghi più suggestivi d’Italia, ospiterà “Dalla realtà al realismo: Antonio Ligabue e Renato Guttuso“,  promossa dal Comune di Barga con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio del Consiglio regionale della Toscana e della Provincia di Lucca.

Organizzata dalla Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia, questa esposizione mira a mettere in luce i diversi modi in cui questi due artisti hanno interpretato e rappresentato la realtà.

Antonio Ligabue, nato a Zurigo nel 1899 e trasferitosi in Italia, dove visse fino alla sua morte nel 1965, è celebre per avere rappresentato in maniera realista nelle sue opere la natura e gli animali. Le opere esposte a Barga includeranno la tigre e la cavalla con il puledrino, oltre a un quadro rappresentativo del rientro dai campi, elemento ricorrente nella sua produzione.

Guttuso Caffettiere sulla sedia 1958 olio su tela 80×60 cm Courtesy Galleria de Bonis

Renato Guttuso, nato a Bagheria nel 1911 e scomparso a Roma nel 1987, è considerato uno dei massimi esponenti del realismo sociale. Con i suoi dipinti, Guttuso ha potuto narrare gli stravolgimenti e le trasformazioni della società italiana del suo tempo, con uno sguardo particolarmente attento alla vita quotidiana e agli eventi politici. La mostra includerà alcune delle sue nature morte e paesaggi ad olio, che conducono il visitatore in un viaggio nelle diverse regioni italiane, dalla Lombardia fino alla Sicilia. Saranno anche presenti dei lavori su carta, tra cui gli appunti di un viaggio in Egitto del 1959 e bozzetti per costumi teatrali.

L’esposizione farà apprezzare come Ligabue e Guttuso, pur partendo da prospettive diverse, abbiano saputo rappresentare la realtà in modi profondamente originali e personali. Visitando questa mostra, il pubblico avrà la possibilità di immergersi nelle visioni artistiche di due tra i più importanti pittori del Novecento italiano, venendo a conoscenza, grazie alle loro opere, delle  molteplici sfaccettature della realtà italiana di un tempo.

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