Damian Elwes: l’artista che dipinge gli atelier dei pittori del passato

Damian Elwes Helen Frankenthalers Studio 2020 Gouache on board 184 x 25 inches Courtesy of the artist<br>

Un viaggio attraverso gli studi dei più grandi nomi che hanno fatto la storia dell’arte, da Picasso a Basquiat.

Les Demoiselles d’Avignon” di Picasso, “Ohhh… Alright…” di Roy Lichtenstein, ma anche i nudi tahitiani di Gauguin, le belle signore viennesi dipinte da Klimt o i graffiti di Basquiat e Keith Haring. Sono tutte opere fra le più importanti della storia dell’arte mondiale che prima di essere appese alle pareti dei più grandi musei internazionali sono rimaste giorni e giorni all’interno degli studi dei loro autori. 

Damian Elwes, artista inglese nato a Londra che oggi vive e lavora a Santa Monica in California, da oltre trent’anni ha deciso di raffigurare questi capolavori proprio prima che li diventassero: li dipinge infatti mentre sono ancora nell’atelier dell’artista, facendo di questo soggetto il tema unico di tutta la sua produzione artistica

Sebbene sia cresciuto in una famiglia di pittori (padre e nonno erano ritrattisti), Elwes non aveva intenzione di diventare un artista: si era infatti trasferito dal Regno Unito agli Stati Uniti per frequentare corsi di drammaturgia e teatro ad Harvard, ma una volta a New York un paio di incontri con due personalità artistiche di un certo livello gli hanno cambiato la vita. 

Niente poco di meno che Andy Warhol e Keith Haring lo convincono a investire nelle sue capacità artistiche. 

Così da quel momento Damian Elwes si dedica a questo particolarissimo soggetto: gli studi e gli atelier degli artisti! Per le sue opere Elwes si informa e studia manuali e libri di storia dell’arte, e quando vi è la possibilità si reca direttamente a visitare gli studi o gli appartamenti che li ospitavano. 

Una volta raccolte tutte le informazioni dà sfogo alla sua tecnica e alla sua creatività con quadri colorati, allegri, ottimistici quasi naif: così grazie ai suoi lavori possiamo entrare negli studi bagnati di luce mediterranea di Matisse a Vence e a Collioure, nella Factory newyorkese di Andy Warhol, in quello di Basquiat a Crosby Street o di Picasso in Rue Schoelcher a Parigi e in molti altri ancora, in un viaggio che porta lo spettatore in alcuni dei luoghi più magici e intimi di tutta l’arte. 

Cover Photo Credits: Damian Elwes, Picasso Cannes Studio, Courtesy of the artist

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

La Musa surreale, Alessandra Redaelli racconta Gala Dalì in prima persona nel suo nuovo libro

Nel libro La musa surreale, Alessandra Redaelli ripercorre, attraverso la voce della stessa protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, non solo come compagna del celebre pittore, ma come una figura indipendente, capace di determinare il proprio destino.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno