Dario Maglionico presenta fino al 5 aprile “Floating Spaces” alla galleria Antonio Colombo di Milano abitata dagli spazi galleggianti pittorici che ipnotizzano.
La galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea presenta fino al 5 aprile 2023 la mostra ‘FLOATING SPACE‘ di Dario Maglionico (Napoli, 1986) che coincide con la pubblicazione della monografia ‘Dario Maglionico. Dove abita il tempo sospeso’, dedicata ai dieci anni di attività pittorica dell’artista.
LE OPERE DELL’ARTISTA
L’opera di Maglionico si origina da un’estemporanea documentazione visiva di luoghi e situazioni che sono poi trasposti su tela con una pittura dettagliata e minuziosa. Le impressioni che l’artista ricava dall’osservazione degli ambienti a lui familiari, arricchiscono di particolari la composizione complessiva delle opere e dei diversi scenari. Le stanze che Maglionico rielabora su tela, non sono mai solamente un mero sfondo per le svariate azioni che vi hanno luogo, bensì portano le reminiscenze e sono testimoni di eventi che si svolgono in una temporalità non lineare.
Nel ciclo delle Reificazioni lo spazio arriva ad assumere una dimensione del tutto atemporale, ed è occupato fisicamente da corpi sospesi che coesistono simultaneamente in un passato e un presente che si confondono tra loro. L’intenzione di Maglionico, è quella di mettere in discussione l’infallibilità della percezione umana, dipingendo immagini sincroniche che aprono una serie di infinite possibilità in termini di punti di vista e interpretazione di una singola impressione.
LO SPAZIO DEL RICORDO IN 3D
L’interesse di Maglionico nei confronti del tema della percezione si evolve assieme alla sua pittura, giungendo alla creazione di uno spazio del ricordo che si fa sempre più complesso e stratificato. L’elaborazione di un modello 3D dell’appartamento che accoglie le tracce dei personaggi che lo abitano, permette una moltiplicazione e una sovrapposizione dei punti di vista, che si espandono oltre i confini della singola tela. Oltre lo spazio, anche il tempo – fissato in un attimo di sospensione – si dilata permeando le tele e riunendole entro un’unica narrazione. In questo nuovo ciclo di Reificazioni, Maglionico si interessa all’unicità dell’esperienza del singolo spettatore, data dalle associazioni e dalle percezioni individuali che pure hanno origine dalla una medesima storia visiva di cui Maglionico stesso ci mette a parte.
LA MOSTRA FLOATING SPACES
Il titolo FLOATING SPACE è un richiamo alla teoria che attribuisce allo spazio-tempo – il tessuto fondamentale che regge l’universo – le qualità di un liquido con una viscosità bassissima, cioè di un superfluido. Come afferma Ted Jacobson, professore emerito del Dipartimento di Fisica dell’Università del Maryland “l’acqua è fatta di unità discrete, singole molecole che interagiscono tra loro secondo le leggi della meccanica quantistica; ma l’acqua liquida appare un continuo, fluido, trasparente e rifrangente. […] Queste sono tutte le proprietà emergenti che non possono essere trovate nelle singole molecole, anche se, in ultima analisi, derivano da esse.” Floating vuol dire galleggiante ma anche mobile, quindi dinamico, mutevole. Come un fluido, un liquido, che si adatta e prende la forma di chi l’osserva.